[22/07/2010] News toscana

Crisi Lucchini, Rossi chiede a Berlusconi di intervenire

LIVORNO. Le sorti della fabbrica siderurgica di Piombino vanno affrontate dagli enti locali, ma il contributo determinante deve arrivare dal Governo attraverso un piano industriale nazionale. Ne è convinto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Nella foto), che stamani, davanti ai cancelli della Lucchini ha chiesto un intervento di Berlusconi. Un'istanza formalizzata in una lettera inviata al presidente del Consiglio oggi stesso.

«Sarebbe necessario - scrive Rossi - che il governo russo intervenisse nei confronti del dottor Mordachov per chiedergli garanzie sul futuro dello stabilimento di Piombino. E' indispensabile che si rispettino gli impegni presi e che si risolva la situazione finanziaria dell'azienda, in modo da consentire la prosecuzione dell'attività e la realizzazione degli investimenti necessari per lo sviluppo del polo siderurgico».

Il presidente ha sottolineato che queste richieste sono coerenti con il lavoro svolto dalla Regione Toscana insieme al ministero dello sviluppo economico e rinnova la certezza che «sia condivisa l'importanza economica e sociale della vicenda». La Toscana è disposta a fare la sua parte ma, ha aggiunto Rossi «non è disposta a farsi prendere in giro. Ci sono stato anch'io al ministero dell'industria, dove sono stato ricevuto da un funzionario. Una Regione rappresentata dal suo presidente non può essere ricevuta solo da  un funzionario, noi chiediamo di essere rispettati come istituzione perché rappresentiamo cittadini e lavoratori». Nel corso dell'iniziativa di stamani è arrivato anche l'annuncio che il 27 luglio l'assessore Simoncini sarà a Piombino insieme a Fidi Toscana per incontrare le aziende dell'indotto, altri 2000 lavoratori che rischiano di essere travolti dalla crisi della Lucchini.

Soddisfazione da parte del sindacato per lo sciopero di stamani. Il 90% dei dipendenti della Lucchini di Piombino, fra cui la totalità delle linee di produzione, ha aderito allo sciopero di tre ore indetto stamani da Fim, Fiom e Uilm. Alla manifestazione organizzata davanti la direzione hanno partecipato oltre 500 lavoratori. All'assemblea pubblica erano presenti rappresentanti delle istituzioni, tra cui il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e dei partiti.

«Nonostante le rassicurazioni dell'azienda - ha spiegato il segretario Fiom Luciano Gabrielli a nome di tutti i sindacati - la situazione resta drammatica. Decine di aziende dell'indotto rischiano di chiudere». La situazione della Lucchini e' legata al rapporto tra la proprietà del gruppo siderurgico e le banche, che vantano un credito di circa 770 milioni. Già oggi potrebbero giungere novità da Mosca, dove e' in programma l'assemblea degli azionisti del Gruppo Lucchini.

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