[22/07/2010] News

La "Task force per un'Italia libera da Ogm" denuncia il rischio contaminazione a partire dal Friuli

FIRENZE. La vasta "Task force per un'Italia libera da Ogm" denuncia il pericolo  di un'estesa contaminazione di organismi geneticamente modificati nel nostro paese, a partire dal Friuli, e ha deciso di appellarsi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. « I campi Ogm in Friuli, nel comune di Fanna e forse anche altrove, violano il Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n.212, che prevede il rilascio di una specifica autorizzazione in assenza della quale è prevista la pena dell'arresto da sei mesi a tre anni o dell'ammenda fino a € 51.700. Tali disposizioni mirano a garantire i prodotti tradizionali e biologici dalla contaminazione con quelli transgenici e a evitare un danno all'ambiente» spiegano dalla Task force.

Dal 10 luglio - informano - un campo è stato identificato e posto sotto sequestro e sono stati prelevati dei campioni per verificare la presenza di mais Ogm: questi test richiedono tre giorni di tempo, ma la Procura di Pordenone ha deciso di non fare niente fino ai primi di agosto, «quando il polline si sarà ormai disperso!» aggiungono. Le associazioni che compongono la Task force chiedono di sapere con esattezza se le piante sono state geneticamente modificate oppure no. «Se non si tratta di mais transgenico, bisogna annunciarlo subito per liberarci dal peso di questa minaccia. Se, invece, quelle piante sono geneticamente modificate, la Task Force OGM, e la normativa italiana, ne esige l'immediata distruzione prima della fioritura delle piante che è imminente. Adesso, non ad agosto, quando la violazione della norma sulla coltivazione di organismi geneticamente modificati renderà ormai incontrollabile la diffusione di polline e la contaminazione».

La Task Force, ha chiesto quindi, al presidente della Repubblica di fare tutto quanto in suo potere per segnalare alla Procura di Pordenone di procedere immediatamente agli accertamenti del caso in modo da poter scongiurare ogni ipotesi di contaminazione da piante transgeniche e in particolar modo per impedire che tale contaminazione risulti di fatto permessa da una incomprensibile dilazione dei tempi.

La Task force è sostenuta da: Acli, Adoc, Adusbef, Aiab, Amab, Campagna Amica, Cia, Città del Vino, Cna Alimentare, Codacons, Coldiretti, Crocevia, Fai, Federconsumatori, Ferderparchi, Focsiv, Fondazione Univerde, Greenaccord, Greenpeace, Lega Pesca, Legacoop Agroalimentare, Legambiente, Movimento difesa del cittadino, Slow Food, Unci, Vas, Wwf.

FOTO CONCESSA DA GREENPEACE

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