[22/07/2010] News
FIRENZE. E' stato presentato in Francia il sistema Repcet (Repérage en temps-réel des cétacés) la rete informatica che consente alle navi di localizzare in tempo reale la posizione di balenottere e capodogli riducendo i rischi di collisione, una delle prime cause di mortalità dei grandi cetacei nel Mediterraneo e un pericolo anche per le imbarcazioni coinvolte. Nell'estate del 2010 saranno monitorate oltre 230.000 miglia nautiche all'interno del Mediterraneo, attraverso la partecipazione di tre compagnie di navi commerciali (la Mèridionale, France Tèlècom Marine, SNCM) e, grazie alla collaborazione con il Wwf Italia, anche di Costa Crociere, il primo gruppo crocieristico a livello internazionale ad aver aderito in via sperimentale al progetto installando il sistema Repcet sulla nave Ammiraglia Costa Pacifica.
«Le collisioni con le navi commerciali e turistiche sono minacce concrete che vanno a sommarsi alla pesca accidentale, all'inquinamento e al cambiamento climatico, compromettendo la sopravvivenza di specie preziosissime, già a rischio, di cui il nostro Mediterraneo conserva ancora meravigliosi esemplari -ha dichiarato Marco Costantini, responsabile Programma mare del Wwf Italia - Repcet è una risposta molto concreta a questo problema e coinvolgendo direttamente il personale di bordo delle navi può creare una rete virtuosa in grado di proteggere tutte le specie marine interessate dal problema».
Il mar Mediterraneo con 300 porti, solcato ogni anno da almeno 200.000 navi di stazza maggiore o uguale a 100 tonnellate, ospita il 30% del traffico marittimo mondiale. D'altro canto custodisce anche il 7,5% di tutte le specie marine tra cui 10 specie di cetacei (balenottere comuni, capodogli, delfini, stenelle striate, tursiopi, grampi, globicefali, zifi e steni). Per i "grandi cetacei", l'impatto con le navi è una minaccia costante: il 20% delle balenottere trovate morte sono decedute in seguito a collisioni nel Mediterraneo nord-occidentale, collisioni che aumentano nei mesi estivi. L'ultimo incidente proprio ieri, nel Santuario Pelagos per i cetacei, che ha visto una balenottera comune mutilata da un'elica. Il sistema Repcet dovrebbe limitare o eliminare questo problema. Il meccanismo è semplice: ogni avvistamento di grandi cetacei da parte del personale di guardia della nave viene trasmesso via satellite ad un server sulla terraferma. Il server centralizza i dati e invia un alert a tutte le navi provviste di Repcet. Gli alert vengono poi mostrati cartograficamente su uno schermo dedicato a bordo della nave, che evidenzia le zone a rischio in cui è possibile incontrare l'animale, mentre un allarme personalizzato avvisa i membri dell'equipaggio del rischio di collisione.
Repcet è promosso da Souffleurs d'Ecume, una delle più importanti associazioni ambientaliste francesi, e Chrisar Software Technologies, una società di consulenza informatica che si è occupata dell'elaborazione del software. Il Wwf è partner di questa importante iniziativa nell'ambito della propria Campagna Mare "Il Mediterraneo ti sta chiedendo aiuto" (www.wwf.it/mare).