[14/08/2009] News

Quando a spararle grosse contro l'eolico sono.... i cacciatori!

LIVORNO. Paradossi, contraddizioni o tornaconti?
Difficile stabilire quale di queste tre definizioni si confaccia maggiormente alla posizione di associazioni di cacciatori quali Federcaccia e Anuu migratoristi che hanno sposato la campagna contro l'eolico, già latente sul territorio ma che ha assunto toni ufficiali al convegno dello scorso 15 luglio "La speculazione dell'eolico-I palazzinari dell'energia"cui hanno partecipato i rispettivi presidenti delle due associazioni venatorie, Carlo Dall'Olio e Giovanni Bana.

Lo si legge nel numero di agosto di Caccia e tiro, che riporta le preoccupazioni del presidente di Federcaccia, Carlo Dall'Olio che definisce «a sempre contraria a questa forma di produzione energetica per la minaccia al territorio, per gli abbattimenti considerevoli di volatili durante la migrazione e, anche se non ci sono ancora dati ufficiali, per la concreta possibilità che il ricorso alle torri industriali produca drammatiche difficoltà e mutamenti alle principali rotte migratorie».

A parte il fatto che ci sarebbe da obiettare che non esistono ancora dati ufficiali, dal momento che tutte le valutazioni d'impatto richieste e gli studi fatti per valutare il disturbo alla fauna dalla presenza di questi insediamenti energetici hanno dato esito negativo e che non risultano «uccelli migratori tranciati dalle pale» come si riporta sempre nell'articolo, di cui sarebbero responsabili le pale eoliche.

C'è poi da chiedersi se l'interesse per questi eventuali danni alla fauna migratoria, non siano più da ricondursi - visto da chi vengono espresse tali preoccupazioni - ad una possibile riduzione del carniere, che non ad una sensibilità verso un'avifauna verso cui anche gli aderenti a Federcaccia non esitano a sparare.

Una contraddizione che non sfugge ad altri rappresentanti del mondo venatorio: «E' ridicolo che questi signori si "imbellettino" dicendosi preoccupati dei poveri migratori disturbati dalle "pale"» dice Osvaldo Veneziano, presidente di Arcicaccia. Questa nuova alleanza "contro natura" - continua Veneziano - trova la sponda in Coldiretti per essere valorizzata (insieme agli Amici della Terra!) nella crociata contro l'eolico».

Riferendosi al fatto che l'associazione degli agricoltori è stata uno degli sponsor dell'iniziativa, assieme ad un cartello di associazioni ambientaliste, tra cui appunto Amici della terra, Italia Nostra, Mountain Wilderness, per «rispondere - titola Caccia e tiro - alle esternazioni pro-eolico rilasciate sulla stampa nazionale da Greenpeace e Legambiente».

In questa che Veneziano chiama «alleanza contro-natura» appare contraddittorio anche il fatto che vi sia anche Anuu, che, spiega il presidente di Arciccaccia, «è l'associazione degli "uccellatori e uccellinai" , quelli che catturano gli uccellini con costosi impianti dove si stendono reti per prendere vivi i migratori, che con la nuova legge che vorrebbero (ddl Orsi in discussione al senato n.d.r) andrebbero illimitatamente presi e messi sul mercato forse anche per polenta e osei».

Una coalizione che riferendosi ancora al disegno di legge di riforma della 157/92 (cosiddetto Orsi dal nome del relatore in Senato) dice Veneziano «propone tra l'altro di cacciare dopo il tramonto migratori ad agosto e a febbraio, di usare anche nelle zone umide il "piombo" inquinante e di cacciare sui valichi, interessati dalle rotte di migrazione. Secondo loro e la nuova Coldiretti gli uccelli preferirebbero la contraerea alle "pale"».Sarebbe da chiederlo agli uccelli, se avessero voce per esprimersi!

Torna all'archivio