[14/08/2009] News toscana

I piani paesaggistici e le dimenticanze della Regione

PISA. Recentemente è stato adottato da parte del Consiglio regionale toscano, il Piano sul Codice del paesaggio che dopo i termini previsti sarà approvato in via definitiva.
Si ricorderà che in rapporto al PIT e alle schede previste sul paesaggio non sono mancate osservazioni e anche critiche. Il 16 giugno scorso  il Consiglio regionale è tornato a discuterne varando un atlante composto da 38 schede per altrettante tipologie del territorio regionale. Ciò va a integrare il PIT ( Piano di indirizzo Territoriale) che taglia così il traguardo.

Il relatore D'Angelis ha sottolineato che nelle 38 aree il nuovo Codice ‘assicura contemporaneamente la massima attenzione agli effetti paesaggistici nelle politiche e delle amministrazioni interessate'. Tutto il territorio toscano dovrà ispirarsi a questi criteri di tutela.

Né la relazione né nei diversi interventi dove pure si è parlato di pianificazione ho trovato alcun riferimento al fatto che i piani paesaggistici ‘prevalgono su tutto il resto e vengono preparati separatamente, sia pure in ‘copianificazione' che nessuno al momento sa in che consista e soprattutto come possa funzionare visti i tanti precedenti niente affatto incoraggianti.

La Toscana in quelle 38 schede comprende tre parchi nazionali, tre parchi regionali, parchi provinciali e tante ANPIL oltre ai siti comunitari e altro. Si tratta di realtà istituzionali dove finora la pianificazione ha riguardato i due ambiti che Fitto e il Codice vuole separati.

 Non sarebbe male che al prossimo Consiglio regionale si pensasse a qualcosa di più chiaro e meno enfatico in considerazione anche del fatto che la regione dovrà prima o poi approvare la nuova legge sui parchi che non potrà certo eludere questo nodo.

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