[02/08/2010] News toscana

Ecoalberghi crescono, anche in Toscana. Le eccellenze a Manciano, Fetovaia e nel Casentino

LIVORNO. Sono ormai 426 le aziende aderenti all'etichetta ecologica di Legambiente Turismo, con più di 100 nuove iscrizioni nel 2010 e nuovi gruppi locali in Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Marche e Sardegna. Alberghi, campeggi, residenze turistico alberghiere, b.&.b., agriturismi, osterie, ristoranti e anche aziende turistiche non ricettive segnalate che rsparmiano energia, differenziano i rifiuti, offrono servizi di mobilità sostenibile, informazioni ambientali, gastronomia eccellente con prodotti tipici e il meglio del made in Italy.

Tra queste Legambiente Turismo ne ha scelto 20 «Per aver onorato gli impegni obbligatori concordati ed in più introdotto innovazioni nell'uso razionale delle risorse naturali e nella tutela dell'ambiente» e la Toscana si distingue.

Infatti, tra le 7 aziende suggerite dagli esperti di Legambiente Turismo per la migliore gestione le prime due soino l'agriturismo Acquaviva di Manciano (Gr) nella Maremma Toscana e l'Hotel Montemerlo di Fetovaia a Campo nell'Elba (LI). Seguono l'hotel Villa Crespi di Orta San Giulio (No); l'hotel Imperiale di Gatteo a Mare (Fc), l'hotel Conero2 di Numana nella Riviera del Conero; il Gajeta hotel residence di Gaeta (Lt), l'hotel Borgo Piani della Bruca Scalea (Cs), una new entry del 2010.

Per la Per la comunicazione sull'ambiente e il territorio circostante tra le due segnalazioni di eccellenza c'è e il Casale Camalda di Serravalle di Bibbiena (Ar), nel Parco delle Foreste Casentinesi, insieme al camping Don Antonio di Giulianova (Teramo).

Ma non sono tutte rose e fiori e i controlli effettuati hanno riscontrato anche alcune criticità rispetto gli impegni assunti. Legambiente Turismo ha richiesto una maggiore attenzione di 7 aziende: due in Maremma, una a Giulianova, due in Liguria, una nelle Marche e una di Gaeta, che hanno ottenuto appena la sufficienza. A fine anno verrà invece ritirata l'etichetta di Legambiente Turismo a 5 strutture: in Abruzzo, a Ferrara, a Cupra Marittima (Ap), a Scalea (Cs) e a Reggio Calabria. Si tratta di casi nei quali sono state evidenziate inadempienze rispetto agli impegni concordati all'interno dei rispettivi progetti locali o hanno rifiutato il controllo. Per altre 7 strutture si è ritenuto di dovere acquisire nuovi elementi e quindi sono state previste nuove visite da realizzare entro l'estate.

«Nel 2010 - dice Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente Turismo - c'è stata una crescita senza precedenti dell'adesione delle imprese turistiche all'etichetta ecologica della nostra associazione e questo conferma la validità dell'iniziativa che punta al miglioramento e alla valorizzazione ambientale del turismo. I fenomeni in atto nel settore ci dicono che l'ambiente è un fattore competitivo. Anche le rilevazioni di mercato confermano che l'apprezzamento per il paesaggio, per i beni culturali e ambientali e l'amore per il buon cibo è ciò che ancora salva la nostra "industria" del viaggio"».

Tornando alle attività turistiche segnalate, per la gastronomia si distingue la provincia di Macerata con l'azienda agricola La Coroncina di Belforte del Chienti e l'agriturismo Agramater di Colmurano. Per l'impegno ecologico del personale è stato segnalato l'hotel Abner di Riccione; per la mobilità sostenibile il Gruppo locale di Cetara, nella Costiera Amalfitana e l'hotel Alexander di Gabicce Mare (PuU). Le strutture "amiche del clima" sono 6: camping bungalow Park Thaiti Village di Lido delle Nazioni, Comacchio (Fe); l'hotel Bahamas di Lido di Savio (Rv); l'agriturismo La Cà dell' Alpe di Rialto (Sv); l'hotel Il Cormorano di Grisolia (Cs); l'hotel Villa Rosa di Cesenatico (Fc); l'hotel Magic di Riccione (Rn).

Il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sottolinea che «Il successo crescente dell'etichetta ecologica di Legambiente Turismo è un segnale forte di quanto sia aumentata in questi ultimi anni l'attenzione nei confronti della protezione e la cura dell'ambiente soprattutto in un settore, come quello turistico, che più di ogni altro deve puntare sulle risorse naturali e paesaggistiche del Paese. L'attenzione verso il risparmio delle risorse e il rispetto del territorio diventano, anche attraverso questa etichetta, un valido strumento di promozione per le aziende ma soprattutto un'ulteriore garanzia di qualità per una clientela sempre più sensibile alla salvaguardia dell'ambiente».

 

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