[03/08/2010] News toscana

Siena, smaltimento fanghi di depurazione: la Provincia propone introduzione del principio di "prossimità"

FIRENZE. L'amministrazione provinciale di Siena, per voce dell'assessore all'energia e ambiente, Gabriele Berni (Nella foto), pone all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica la questione del trattamento e dello smaltimento dei fanghi prodotti dai processi di depurazione delle acque reflue provenienti da insediamenti civili. «La produzione di fanghi, è in costante aumento per effetto della normativa (italiana e comunitaria) che ha determinato il positivo incremento della dotazione di impianti di depurazione di reflui civili. Contemporaneamente, le normative hanno imposto anche una riduzione dello smaltimento in discarica dei fanghi prodotti da processi di depurazione, limitando le quantità smaltibili per abitante. Ecco allora- ha continuato l'assessore- che il riutilizzo dei fanghi in agricoltura è stato individuato come una valida soluzione al problema dello smaltimento».  

Fatto il quadro Berni spiega il problema. «L'attuale normativa italiana prevede che i fanghi possano essere traspostati e smaltiti su tutto il territorio nazionale, senza alcuna possibilità da parte degli enti locali di porre dei limiti. E' su questo punto, e non sul riutilizzo dei fanghi in agricoltura, che questa amministrazione ha avviato una riflessione, che ha già coinvolto numerose amministrazioni comunali. Nella fase attuale, in cui registriamo un aumento degli impianti di depurazione e, di conseguenza, delle quantità dei fanghi prodotti, questa amministrazione ha intenzione di farsi promotrice nei confronti del governo e della comunità europea, che è in fase di revisione della direttiva vigente, di iniziative volte all'introduzione del principio di "prossimità"». 

Ciò consentirebbe ad ogni realtà provinciale  (o interprovinciale come nel caso di Siena dove in seguito alla L.R 61 la programmazione è fatta unitariamente insieme alle province di Arezzo e Grosseto) di preoccuparsi dello smaltimento dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione presenti sul proprio territorio con responsabilizzazione degli enti locali, miglioramenti dal punto di vista ambientale e riduzione dei costi specialmente quelli di trasporto. «Per queste ragioni, forte della condivisione delle amministrazioni locali con cui abbiamo già aperto il confronto, la provincia di Siena, utilizzando le funzioni di propria competenza e le opportunità di intervenire nella revisione della normativa nazionale e comunitaria, si muoverà per proporre una modifica ritenuta giusta e tecnicamente percorribile» ha concluso Berni.

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