[06/08/2010] News toscana
LIVORNO. Nonostante nel Dpef 2010 sotto il paragrafo "Sostenibilità, qualità del territorio e dell'infrastrutturazione" si ponga tra le priorità «per proseguire il proprio impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili» la garanzia di una "mobilità sostenibile", francamente la politica per la mobilità (che perde peraltro l'aggettivo sostenibile...) del documento è poco convincente.
Intanto l'architettura: «La Toscana ha impostato il programma straordinario di investimenti, nella scorsa legislatura, sul grave ritardo infrastrutturale e l'associata perdita di competitività che questo apporta al proprio sistema produttivo. Proseguendo questo impegno, saranno definite semplificazioni procedurali volte ad accelerare i tempi di realizzazione degli interventi, anche individuando gli strumenti idonei ad affrontare e superare le criticità che possano compromettere e ritardare la realizzazione e la messa in opera delle infrastrutture strategiche. La Regione promuoverà la partecipazione dei cittadini alle scelte decisionali inerenti il sistema della mobilità, sulla base di un'adeguata comunicazione preventiva sulle iniziative in corso e di prossima realizzazione. In tale cornice sono inquadrabili due filoni di lavoro principali».
Sugli interventi previsti, tutti già conosciuti, sorvoliamo quindi mentre vediamo quali sono gli interventi sul trasporto pubblico e le infrastrutture di mobilità che, a detta della Regione, hanno l'obiettivo di «aumentare la competitività e migliorare la qualità del servizio»: i) si completerà il rinnovo dei materiali rotabili (sia ferro che gomma); ii) si svilupperà il trasporto pubblico con adeguati sistemi di connessione tra le diverse modalità proseguendo il lavoro fatto negli ultimi anni per rendere più veloce ed efficiente il collegamento ferroviario tra la costa e il capoluogo e all'interno dell'area metropolitana centrale, anche attraverso il completamento del sistema tranviario; iii) si potenzieranno i collegamenti con le altre infrastrutture della mobilità e della logistica, quali porti, aeroporti e interporti; iv) si garantirà la continuità territoriale attraverso il potenziamento e qualificazione dei servizi marittimi e la realizzazione di servizi di collegamento aereo tra Elba e l'aeroporto di Pisa e di Firenze; v) si rivisiterà la regolamentazione del trasporto pubblico locale in ottica di sviluppo e servizio al cittadino.
Per dare concreta attuazione agli investimenti infrastrutturali di grande dimensione, dice sempre il documento, «l'azione della Regione sarà volta ad incentivare il project financing, promotore di sviluppo delle sinergie pubblico/privato». Non una grande garanzia, comunque per il 2011, viene previsto di attivare: i) il Progetto di velocizzazione delle linee ("Alta Velocità Regionale" - REGIOSTAR) Siena-FI SMN; FI-Pisa; Chiusi-Arezzo-Firenze; ii) l'acquisto di nuovo materiale rotabile, con attenzione particolare per le linee Lucca - Pistoia - Prato, Pontassieve - Borgo San Lorenzo, Valdarno, Pisa; iii) l'introduzione di MEMORARIO e miglioramenti nei servizi festivi sulla Linea ferroviaria Tirrenica sud; iv) le nuove gare per TPL, nell'ottica di incentivare processi di aggregazione, ai fini di una maggiore efficienza e qualità del servizio.
Per il trasporto pubblico locale (TPL), perno di una mobilità sostenibile, i nuovi obiettivi prioritari per il periodo 2011-2013 riguardano: i) la predisposizione della nuova progettazione per il miglioramento delle linee ferroviarie; ii) la predisposizione ed attivazione del Programma regionale del TPL; iii) il nuovo sistema di monitoraggio e valutazione delle prestazioni del sistema del trasporto pubblico locale; iv) il riordino delle competenze sui servizi di trasporto e l'adeguamento della normativa al regolamento UE 1370 sui trasporti; v) lo sviluppo delle tecnologie di controllo ed informazione (infomobilità).
Incentivi sul bollo per auto a bassi consumi o a gas? Incentivi per il bike sharing e tutte le altre forme di mobilità condivisa? Piste ciclabili? Nessun rilancio di figure che invece potrebbero essere fondamentali quali il mobility manager. Nulla di nulla. Nemmeno come semplici titoli. Si potrà obiettare che gli investimenti sul trasporto pubblico sono nella sostanza per rendere la mobilità più sostenibile, ma anche questi non ci paiono sconvolgenti.
Infine, apprezziamo il ragionamento per cui si vuole «Favorire l'accessibilità materiale ed immateriale attraverso una "rete di città" con infrastrutture moderne ed efficienti che riduca i tempi di percorrenza/trasmissione di informazioni e garantisca una moderna mobilità di persone, merci ed idee, valorizzando competenze e specializzazioni dei poli urbani (inserire infrastrutture per società dell'informazione e della conoscenza)», ma ci domandiamo perché questo non sia nella sostanza inserito all'interno della politica di mobilità visto che non si spiega assolutamente come si vuole perseguire questa accessibilità e quando si parla di mobilità si mette invece in evidenza solo l'aspetto hard dei progetti in essere e di quelli futuri.