[11/08/2010] News
BRUXELLES. L'Unione europea ha presentato oggi il 2009 Environment Policy Review che illustra la politica ambientale europea ed è stata pensata per monitorare le recenti tendenze e gli sviluppi della politica ambientale a livello comunitario e nazionale e fare il punto sui progressi verso gli obiettivi ambientali centrali per l'Ue. Quella presentata oggi è la settima edizione.
Secondo il commissario Ue all'ambiente Janez Potočnik «L'Environment policy review 2009 dimostra che gli Stati membri hanno adottato e implementato una serie di misure di politica ambientale. Fornisce interessanti esempi di come gli obiettivi ambientali possano essere integrati in altre aree politiche. tuttavia una serie di dati e di tendenze restano preoccupanti. Vedo la chiara esigenza di sostenere lo slancio per promuovere la crescita verde nell'Ue ed altre misure di politiche nazionali per dare all'Europa più risorse efficienti».
La Environment policy review dettaglia gli sviluppi della politica dell'Ue nel quadro delle quattro priorità del sesto Programma di azione ambientale: cambiamento climatico, natura e biodiversità, ambiente e salute, risorse naturali e rifiuti. Indica anche quali siano le questioni centrali per il 2010 e gli anni successivi.
Come filo conduttore e questione trasversale, la Review dell'Ue espone le iniziative "f verdi" che molti degli Stati membri hanno incluso nei loro piani di ripresa economica, cercando di indirizzarsi verso un'economia a basse emissioni di carbonio e un'economia delle risorse efficienti. La strategia di Europe 2020, proposta dalla Commissione europea nel 2009 e adottato formalmente dal Consiglio europeo nel giugno 2010, sostiene questo passaggio ad una efficienza dell'utilizzo delle risorse.
Il documento europeo presenta anche una panoramica dei dati ambientali e delle tendenze previste nell'ambito delle priorità del sesto programma d'azione ambientale e sottolinea che «Anche se il progresso è evidente in alcuni settori ambientali, sono necessari ulteriori sforzi in molti altri, in particolare per quanto riguarda la perdita di biodiversità». I profili dei Paesi membri, contenuti nella terza parte della Review, dimostrano la diversità delle iniziative politiche attuate negli Stati membri per affrontare le sfide ambientali.
Cambiamenti climatici. Il 2009 per l'Ue è stati o un anno di consolidamento degli sforzi per attenuare i cambiamenti climatici e durante il quale è stato formalmente adottato il pacchetto clima - energia. Il giudizio che il rapporto da de i risultati della Conferenza Unfccc di Copenhagen non sono lusinghieri: meno degli obiettivi dell'Ue, anche se ritiene un passo in avanti che l'Accordo di Copenaghen si impegni a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Natura e biodiversità. L'Environment policy review sottolinea la necessità di utilizzare i servizi degli ecosistemi e della biodiversità in modo efficiente, così come previsto dal rapporto "The Economics of Ecosystems and Biodiversity" che ha dimostra che investire nella tutela degli ecosistemi sia economicamente vantaggioso. Il quadro complessivo della biodiversità, sia nell'Ue che a livello mondiale, mostra tendenze preoccupanti: «Un'efficace protezione della natura e della biodiversità richiede misure da adottare a livello internazionale. Così nel 2009 l'Unione europea ha sostenuto attivamente le iniziative globali, quali l'istituzione della Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity & Ecosystem Services. I prossimi anni metteranno alla prova la credibilità delle politiche della Ue e globali in materia di efficienza per la biodiversità.
Sanità e ambiente. «Un ambiente pulito e sano è essenziale per il benessere umano - dice l'Ue - Per limitare le minacce ambientali alla salute umana, l'Ue ha continuato ad agire e fare progressi in vari settori nel corso del 2009, come l'attuazione della legislazione Reach sulle sostanze chimiche e la direttiva quadro sulle acque e l'accordo raggiunto sulla direttiva sulle emissioni industriali».
Rifiuti e Risorse Naturali. La Review 2009 prende di mira gli attuali modelli di consumo e di produzione che stanno provocando l'impoverimento delle risorse naturali e sono responsabili di gravi pressioni ambientali: «In seguito alla serie di misure esistenti , al fine di procedere verso un consumo più sostenibile e una migliore produzione e gestione dei rifiuti, la Commissione ha lanciato nel 2009 il Retail Forum che si propone di migliorare la comprensione delle misure pratiche necessarie.