[12/08/2010] News toscana

Capalbio, blitz in spiaggia di Legambiente contro il nucleare Epr a Montalto di Castro

CAPALBIO (Grosseto). Legambiente ha fatto un blitz sulla spiaggia dei vip di Capalbio per ribadire un deciso no al ritorno delle centrali atomiche in Italia.

I volontari del Cigno Verde si sono presentati di prima mattina, con tute bianche, maschere antigas e ombrelloni "No Nuke" e si sono sdraiati tra i bagnanti dell'Ultima Spiaggia di Capalbio. Poi hanno distribuito pasticche di iodio ed esposto lo striscione "No al Nucleare" simulando un'evacuazione in caso di incidente nucleare.

«Con i blitz - spiegano gli attivisti di Legambiente - rilanciamo l'azione contro il nucleare,per informare i cittadini dei rischi e dei problemi come i costi, i pericoli di incidente, la gestione millenaria delle scorie radioattive, la ordinaria contaminazione dovuta al rilascio di piccole dosi di radioattività durante il normale funzionamento, i danni per il turismo. Chi mai vorrà villeggiare su una spiaggia radioattiva?».

La spiaggia di Capalbio, che si fregia delle 5 Vele di Legambiente, è stata scelta per la sua vicinanza a Montalto di Castro, la cittadina del viterbese in testa ai siti più "idonei" per ospitare una delle cattedrali del nuovo rinascimento nucleare italiano, dove, secondo le ipotesi del governo Berlusconi in crisi terminale, dovrebbero essere realizzati due rattori Epr per 3.300 MW, proprio il tipo di centrali nucleari che gli stessi francesi che le hanno progettate hanno dichiarato molto problematiche e troppo costose dopo le disavventure costruttive-finanziarie in Finlandia e in Patria.
Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, spiega che «Una centrale a Montalto ipotecherebbe per i prossimi decenni il futuro sostenibile della maremma toscana e laziale e metterebbe in ginocchio l'economia turistica, agricola e quello della green economy locale che grazie alle battaglie antinucleari di 30 anni fa sono nate e cresciute in questa parte d'Italia. Con il ritorno del nucleare saremmo all'ultima spiaggia per la Maremma e la sola presenza di una centrale nucleare comprometterebbe il turismo e l'agricoltura e si ripercuoterebbe anche sulla qualità della vita, sulla salute e sulla sicurezza di una comunità».

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