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[12/08/2010] News toscana
LIVORNO. Qualità, sicurezza ed etica sono i temi al centro dell'incontro interamente dedicato all'acqua distribuita dall'Acquedotto del Fiora nell'ATO 6 Ombrone, promosso da Legambiente e Acquedotto del Fiora, nell'ambito di Festambiente 2010. Come in tutta la Toscana l'acqua di rubinetto è costantemente controllata e monitorata dall'Acquedotto del Fiora e dagli enti competenti: oltre ai controlli interni ed esterni vengono eseguiti anche controlli sulla qualità organolettica e microbiologica delle acque. Come valore di riferimento, si considera un acquedotto che eroga ogni giorno circa tra i 100 e 1.000 m3 di acqua e che serve circa 5.000 abitanti, per il quale la norma individua 4 controlli/anno di routine e 1 controllo/anno di verifica. I controlli sono distribuiti uniformemente durante l'anno.
Al contrario, i controlli previsti per le acque minerali secondo le prescrizioni normative per l'acqua minerale prevedono la realizzazione di una sola analisi all'anno (Decreto 29 dicembre 2003, art. 3) da parte dei soggetti titolari della concessione, che viene inviata al Ministero della Salute insieme ad una autocertificazione relative al mantenimento delle caratteristiche delle acque.
«L'Azienda lavora con impegno per migliorare la qualità della nostra acqua - afferma il presidente di Acquedotto del Fiora, Claudio Ceroni - che non è assolutamente inferiore a quella in bottiglia ed è molto più controllata; Acquedotto del Fiora effettua ogni anno oltre 3 mila controlli ed analisi ai quali si sommano quelli eseguiti dalle Autorità sanitarie. Al fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini abbiamo realizzato anche un "chiosco dell'acqua" a Siena (in Via Napoli) dove è possibile bere gratuitamente l'acqua del Fiora e sarà prossima la realizzazione presso il Comune di Grosseto (parco Via Giotto). Numerosi sono i benefici che derivano dalla scelta di bere l'acqua del sindaco: dalla tutela dell'ambiente, con una significativa riduzione di rifiuti plastici, al risparmio economico delle famiglie che acquistano quella in bottiglia, alla sensibilizzazione dei cittadini sul tema. Concludo dicendo che, a mio avviso, l'unico elemento che manca alla nostra acqua, è la "pubblicità"».
Oltre ad essere sicura, l'acqua di rubinetto è anche economica ed il suo uso rappresenta un vero e proprio risparmio per tutte le famiglie. Secondo i dati dell'indagine sui consumi delle famiglie italiane condotta dall'ISTAT infatti, su un campione di 470 comuni, risulta che nell'anno 2007, una famiglia di tre componenti ha speso mediamente 486,8 €/mese (ossia il 16,7% della spesa mensile) per Trasporti e 131,2 €/mese per le voci "Tempo libero e cultura" e "Combustibili ed energia" (entrambi i capitoli di spesa pesano per il 4,5% sull'esborso medio mensile). La spesa per il servizio idrico (calcolata da Utilitatis su un consumo di 200 mc, relativamente all'anno 2007) ammonta a 19,69 euro mensili, rappresentando per le famiglie un costo notevolmente inferiore sia rispetto alle componenti di spesa appena citate, sia rispetto all'esborso per Comunicazioni (58,3 €/mese) e alla spesa per Tabacchi, la quale mediamente supera di 6 Euro mensili l'ammontare che l'utenza tipo si vede addebitare a fronte del servizio idrico di cui usufruisce.
"Da evidenziare che l'Italia - spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - è il paese in cui si ha il maggior consumo di acqua in bottiglia nel mondo, con 194 litri pro capite solo nel 2006 (oltre mezzo litro a testa al giorno). Farne uso diventa dunque una questione anche "etica" intesa sia come utilizzo corretto e responsabile, sia nell'ottica della tutela dell'ambiente stesso che ci circonda - bevendo l'acqua di rubinetto, non solo possiamo garantire una significativa riduzione di rifiuti plastici, ma anche consentire a alle famiglie di risparmiare notevolmente sull'acquisto delle minerali".