[13/08/2010] News toscana

Goletta Verde: in Toscana 10 punti critici, soprattutto foci e torrenti

FIRENZE. La Toscana va a gonfie vele, con 26 località segnalate nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club, ma i problemi di depurazione non mancano. I risultati delle analisi svolti dai tecnici di Goletta Verde rivelano che lungo le coste della regione sono «10 i punti risultati contaminati da inquinamento microbiologico» e «segnalano una situazione di particolare sofferenza alle foci dei fiumi, dei torrenti e di scarichi minori».

Oggi a Firenze il presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti, e la portavoce di Goletta Verde, Barbara Meggetto, hanno presentato i dati ed hanno spiegato che «Focalizzate sui punti critici, le analisi dei biologi di Goletta Verde hanno evidenziato con campionamenti puntuali una situazione di sofferenza presso le foci di fiumi, corsi d'acqua minori e torrenti, con grave rischio anche per le zone limitrofe, e la presenza di scarichi fognari non a norma ma non solo. Critici anche i risultati delle analisi effettuate sulle acque prelevate nei pressi di un impianto di depurazione, risultate con una concentrazione di inquinamento microbiologico oltre i limiti di legge. E questo nonostante dall'estate 2010 l'Italia abbia recepito la normativa europea sulla balneazione, adeguamento che ha consentito criteri e tetti di inquinamento microbiologico più generosi rispetto ai limiti della legge italiana in vigore dal 1982 al 2009».

I prelievi sono stati eseguiti da una squadra di tecnici che viaggia via terra e che effettua le analisi chimiche direttamente in situ con l'ausilio di strumentazione da campo. Legambiente spiega che «I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nei laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell'acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità / salinità»

In provincia di Livorno ci sono problemi alla foce del Rio Ardenza a Livorno, risultata inquinata ma soprattutto sono risultati fortemente inquinati i campioni prelevati alla spiaggia del Capitanino (nella foto) a Marina Marciana all''Isola del'Elba e Legambiente spiega che è « Una spiaggia dove tutti i giorni i turisti fanno il bagno e piantano gli ombrelloni accanto a troppo-pieno fognari e imbarcazioni, nonostante sia vietato in quanto area portuale. Infatti i cartelli di divieto di balneazione sono praticamente invisibili».

Confermato invece il forte inquinamento già riscontrato nel 2009 al Molo del Pesce, sempre a Marciana Marina, sul lato portuale, ma accanto alla spiaggia balneabile de La Marina». A Bibbona, in località La California, è risultata fortemente inquinata la foce del Torrente della Madonna.

Nella provincia di Grosseto è risultata inquinata la foce del Torrente Puntone a Scarlino dove confluisce anche il depuratore di Follonica.

In provincia di Massa Carrara è fortemente inquinato il campione prelevato alla foce del Torrente Carrione, a sud del porto, a Marina di Carrara.

Secondo i tecnici di Goletta Verde In provincia di Pisa i punti critici sono quattro: «A San Giuliano Terme è risultato inquinato il campione prelevato in località Migliarino alla foce del fiume Serchio mentre fortemente inquinato il campione prelevato in località Sterpaia alla foce del fiume Morto. A Marina di Pisa fortemente inquinata la foce del Fiume Arno».

In provincia di Lucca è risultato fortemente inquinato il campione prelevato alla foce del fosso Abate a Lido di Camaiore.

Per Baronti si tratta di «Una condizione ancora troppo lontana da quanto richiederebbe una corretta gestione del territorio e delle acque. Una situazione che ci preoccupa maggiormente nell'alta stagione turistica in cui i depuratori sono sottoposti ad un fortissimo carico antropico. Le amministrazioni e le autorità competenti tardano ancora troppo ad adeguare i propri sistemi di depurazione. Al contrario, per risolvere definitivamente i problemi di trattamento delle acque reflue, non servono "colpi di spugna" normativi, ma risorse economiche e nuovi cantieri per colmare definitivamente il deficit di depurazione».

La Meggetto ha sottolineato che «La foto scattata dal passaggio della Goletta Verde descrive una situazione della depurazione ancora irrisolta. Le criticità rilevate dai nostri tecnici hanno confermato una condizione che accomuna tutte le regioni costiere: il 30% degli italiani non è servito da un adeguato sistema di depurazione delle acque reflue, vale a dire che 18 milioni di cittadini scaricano direttamente nei fiumi e nei mari senza passare dal depuratore, compromettendo fortemente le condizioni di salute dei nostri mari. La priorità dunque è l'adeguamento delle reti fognarie e il completamento della copertura dei comuni. Non parliamo solo delle località costiere ma anche dei comuni dell'entroterra che sono ugualmente interessati dall'inadeguatezza del trattamento dei reflui. Occorre che le istituzioni e gli enti preposti si impegnino immediatamente e individuino tra le priorità l'adeguamento delle condotte fognarie».

I punti critici sono quasi sempre in aree conosciute e spesso non balneabili e Legambiente sottolinea che in Toscana ci sono anche notizie positive per il turismo sostenibile e di qualità, con ben 26 comuni premiati con le Vele della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano e che hanno scommesso sulla qualità a trecento sessanta gradi, coniugando l'offerta turistica al rispetto dell'ambiente. Sono ben 3 le località premiate con 5 vele, il massimo riconoscimento della Guida Blu che si confermano regine della costa toscana: Capalbio e Castiglion della Pescaia in provincia di Grosseto e l'Isola di Capraia in provincia di Livorno».

Torna all'archivio