[20/08/2010] News
LIVORNO. La situazione quotidiana del Delta del Niger fa impallidire la marea nera del Golfo del Messico e anche altre zone della Nigeria non stanno meglio, visto che è uno dei Paesi destinatari dei nostri prodotti elettronici a fine vita (o già morti da un pezzo) e di traffici di rifiuti tossici e nocivi.
Ma qualcosa sembra cambiare anche nel più popoloso Paese dell'Africa: il governo centrale di Abuja ha annunciato un "pre-progetto" per mettere sotto un più rigoroso controllo i siti inquinati da Persistent organic pollutants (Pop) del Paese. Si tratta di un programma quadriennale, che è stato avviato nel 2008, e che attualmente è finanziato dal Global environment facility (Gef).
Un alto funzionario del ministero dell'ambiente nigeriano, Anu Basil, a spiegato durante una confereza stampa ad Abuja che «La bozza sarà presentata all'inizio al Consiglio nazionale per l'ambiente, primas di essere sottoposta al Consiglio federale esecutivo per l'adozione. Il progetto riguarda i siti contaminati da Pop ed è un Piano regionale che comprende la Nigeria e il Ghana. L'integrazione del progetto tra i due Paesi interessati permetterà di dare forma da una politica regionale, che sarà riprodotta dall'Africa occidentale e da alter parti del continente.
I Pop sono costituiti da pesticidi, prodotti chimici industriali e "unintentional byproducts" dei processi industriali come quelli delle industrie degli idrocarburi, sostanze note per la loro lenta degradazione chimica e biologica, che stanno avvelenando molti Paesi africani e la Nigeria in particolare, con ricadute pesanti sulla salute umana e sull'ambiente.
La Nigeria ha anche accettato di ospitare la sede regionale del Centro dei servizi scientifici dell'Africa occidentale sui cambiamenti climatici e l'utilizzo appropriata del territorio, creato nel quadro di un'iniziativa comune dell'Africa occidentale per far fronte alle sfide del global warming.
In un comunicato il ministero nigeriano dell'ambiente informa che «E' stato costituito un gruppo per dare il via al processo di messa in opera delle iniziative adottate durante la prima tavola rotonda del 25 settembre 2009 a Ouagadougou in Burkina Faso. La Nigeria accoglierà dal 23 al 27 agosto la terza riunione di questo gruppo, sulla creazione di un centro regionale ad Abuja».
Le prime due riunioni si sono tenute a Cotonou, in Benin, e à Bamako, in Mali.
Secondo il ministero dell'ambiente nigeriano «Questa riunione è il risultato di una proposta del governo tedesco di realizzare dei centri di servizio scientifici regionali in Africa per facilitare le ricerche sul cambiamento climatico e la gestione sostenibile delle terre. Dieci Paesi dell'Africa occidentale che hanno espresso il loro sostegno e il loro interesse per questa iniziativa, dovrebbero assistere alla conferenza».