[18/08/2009] News
LIVORNO. I ricercatori del Kenya wildlife service (Kws) hanno sostituito due radio-collari a leoni che vivono nel parco Nazionale di Amboseli, sono così 5 i leoni rintracciabili con il Gsm, una tecnica che sta svelando il perché dei crescenti problemi delle popolazioni di leoni nell'ecosistema dell'Amboseli.
Negli ultimi due anni i biologi e gli etologi del Kws hanno raccolto dati sui leoni analizzando i loro spostamenti attraverso l'Amboseli Lion Project, al quale partecipa anche l'università olandese di Leiden.
I cinque leoni ai quali sono stati applicati i radio-collari collare sono 3 femmine e 2 maschi: Tato, Amyjane, Shangiki, Amboga e Kip. Tato e Shangiki avevano messo fuori gioco i loro dispositivi Gsm.
I leoni hanno un posto importante nelle politiche di conservazione del Kenya e nell'immaginario dei keniani (sono il simbolo della resistenza nazionale), ma soprattutto fanno parte di quel "Big Five", il gruppo dei grandi mammiferi carismatici che attirano in Kenya milioni di turisti: elefanti, rinoceronti, bufali, leopardi e leoni.
Ma questo grande felino che noi consideriamo il re degli animali, nonostante radio-collari ed attenzioni conservazionistiche, negli ultimi 7 anni ha subito un calo medio di 100 esemplari all'anno: nel 2002 nei parchi nazionali del Kenya c'erano 2.700 leoni, oggi ne rimarrebbero solo 2.000 esemplari in tutto il Kenya.
Per il Kenya wildlife service «Se l'attuale tasso di diminuzione continua, in Kenya entro i prossimi 20 anni non ci sarà un unico leone superstite. Questa tendenza è preoccupante e deve essere fatto ogni possibile sforzo per garantire che in Kenya sia stabilizza la sua attuale popolazione di 2000 leoni o aumentata di numero fino ad un livello ecologicamente accettabile. E' necessario intraprendere rapide e decisive azioni per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica riguardo alla strategia di salvaguardia del leone, che è stata recentemente formulata nella "guide national lion conservation and management in the long-term". La nuova strategia, che sarà avviata presto, prescrive che le azioni devono essere intraprese dai vari soggetti interessati, coordinati dal Kws, per invertire il declino della popolazione nazionale».
L'Amboseli Lion Project fornisce una buona opportunità al Kenya comprendere come si stia comportando una parte delle sue popolazioni di leoni di fronte alle mutate condizioni ambientali, consentendo così di progettare adeguate strategie di salvaguardia a livello ecosistemico.
Bisogna far presto perché le ultime "tribù" di questi grandi felini resistono solo in alcuni parchi nazionali: Masai Mara (825); Tsavo (675); Laikipia (230); Isiolo/Samburu (100); Northern Kenya (100); Meru (40); Amboseli (35); Nairobi (25). I leoni sono ormai ridotti alla presenza sporadica di pochi individui nell'altro parco Kenyano dell'Aberdare.