[27/08/2010] News toscana

La Business Community Toscana incontra il presidente Rossi e scommette sulla sostenibilità

SIENA. A quasi un anno dalla nascita della prima Business community Toscana, gli attori coinvolti a diverso titolo in questo ambizioso progetto di rilancio per il sistema produttivo locale, si ritrovano per discutere delle prospettive all'orizzonte e del cammino compiuto insieme in questi mesi. "Le politiche regionali per il sistema produttivo. Quale futuro per il settore manifatturiero?" era il tema dell'appuntamento che si è svolto oggi a San Gimignano.

L'associazione della Business community nasce infatti nel 2009 proprio nella vicina Poggibonsi, su iniziativa di diversi imprenditori e manager con l'obiettivo condiviso di fare sistema per uscire dalla crisi rilanciando il settore manifatturiero toscano, mantenendo la qualità e l'eccellenza che negli anni l'hanno contraddistinto nel panorama nazionale ed internazionale.

Ad aprire la sessione dei lavori e a fare gli onori di casa, insieme al vice-sindaco di San Gimignano, Simone Burgiassi, è stata Lucia Coccheri, sindaco di Poggibonsi, che ha manifestato l'interesse e l'impegno dell'amministrazione: «Una tematica molto sentita in tutta la Valdelsa vista l'alta percentuale di imprese manifatturiere, oltre il 35% della Provincia di Siena, che vi è localizzata. In una situazione economica come quella attuale ‘fare sistema' deve essere la parola d'ordine. E' fondamentale lavorare in sinergia non solo sul breve periodo ma anche sul medio e lungo periodo».

Fare sistema e creare sinergie dunque non solo tra i diversi settori imprenditoriali, ma anche promuovendo scambi e contaminazioni con finanza, sindacati, mondo accademico, e istituzioni. E proprio a rappresentare e a testimoniare la partecipazione e la condivisione del progetto da parte delle istituzioni, la presenza di due interlocutori di grande rilievo: il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l'assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini, ai quali sono state illustrate proposte ed iniziative concrete per affrontare i nuovi mercati, per accrescere la competitività e l'innovazione del settore e rispondere alla crisi con strumenti adeguati.

Ovviamente non si può parlare di rilancio economico senza far riferimento anche all'ambiente e a alla sostenibilità, che sono appunto sovraordinati all'economia. Lo ha ribadito anche Luigi Borri (nella foto) presidente del Centro sperimentale del mobile, che ha dedicato un intervento specifico al ruolo strategico della green economy descrivendo in particolare cosa si intende per greenhome:

«L'applicazione pratica della green economy su alcuni settori industriali è fattore di competitività non solo come declinazione di principi, ma come oggettiva messa in atto di tecniche ecocompatibili per rafforzare il posizionamento sul mercato dei nostri prodotti, anzitutto il sistema dell'arredamento e degli interni, quello dell'efficientamento energetico degli edifici e delle costruzioni ecocompatibili. Il green home è un marchio della Regione Toscana per la definizione di una qualità ambientale di arredamento per interni (cucine, home office, imbottiti, camere e armadi) che si basa sul concetto di Life cicle assestment».

«Occorre implementare questo marchio greenhome - ha puntualizzato ancora  Borri -  in tre modi: utilizzo di biomateriali e possibili sinergie con altre filiere non solo del manifatturiero ma anche dell'edilizia; centralità della fase di utilizzo (usabilità, ergonomia, inquinamento indoor e di fine vita (allungamento della durata, dismissione, riciclabilità) verso i quali i consumatori dimostrano sempre maggiore interesse; attenzione particolare per la fase di comunicazione e di mercato».

Oltre alle 70 aziende, appartenenti ai più diversi settori (dal mobile al nautico, dal cristallo al metalmeccanico, dai servizi all'ICT) e provenienti da quasi tutte le province toscane, la community si avvale del lavoro e della collaborazione fattiva degli atenei di Siena, Firenze e Pisa. Presente all'incontro anche Simone Bezzini, Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Siena, Giuseppe Furlanis, presidente del Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale del ministero dell'Istruzione, università e ricerca.

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