[31/08/2010] News toscana
FIRENZE. Il periodo maggiormente critico pare superato ma vista anche l'esperienza negativa dello scorso anno proprio nel periodo terminale della stagione estiva, tutte le amministrazioni provinciali toscane, tranne quella di Pistoia, hanno deciso di prorogare il periodo a rischio per lo sviluppo degli incendi boschivi. Rimangono quindi in vigore le specifiche norme di prevenzione fissate dalla legislazione regionali, con i divieti e le relative sanzioni per i trasgressori.
«Le province - ha dichiarato l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori - hanno operato in accordo con il servizio antincendi della Regione Toscana per giungere a una proroga giustificata dalle previsioni meteo e differenziata come arco temporale, a seconda delle diverse realtà sul territorio».
Nello specifico: Lucca, Pisa e Massa Carrara hanno prorogato il periodo di rischio fino al 30 settembre; Arezzo, Grosseto, Prato e Siena fino al 19 settembre; Firenze e Livorno fino al 15 settembre. «I dati sull'andamento incendi per il 2010 sono fin qui confortanti- ha continuato l'assessore- ma la stagione non è chiusa. Si sono registrati dall'inizio dell'anno ad oggi circa il 37 per cento degli incendi che si erano verificati nello stesso periodo del 2009 e anche la superficie bruciata è estremamente inferiore a quella andata in fumo lo scorso anno. Proprio per questo è il momento di mantenere alta la guardia, anche perché le previsioni parlano di condizioni di tempo stabile e possibilità di giornate ventose» ha concluso Salvadori. Ricordiamo che la legislazione regionale per i periodi a rischio vieta di accendere fuochi e compiere altre operazioni che possano creare pericolo di incendio nei boschi e in una fascia contigua di 200 metri. Chi non rispetta il divieto rischia una multa che va da un minimo di 240 euro a un massimo di 2.066, nel caso in cui il fuoco venga acceso in un bosco che rientra nel territorio di uno dei 97 comuni a rischio particolarmente elevato. Anche i fuochi accesi a distanza maggiore di 200 metri dal bosco dovranno comunque essere spenti entro le ore 10 del mattino, mentre per quanto riguarda i castagneti da frutto gli abbruciamenti di residui di ripuliture e potature sono consentiti solo fino alle 9. Il regolamento dà comunque facoltà alle province di proibire l'accensione anche nella fascia oltre i 200 metri (e nei castagneti) e la provincia di Pisa si è avvalsa di questa possibilità per alcune aree del suo territorio. Nei comuni di Calci, Buti, Vicopisano e di gran parte del territorio dei comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano, è vietata fino al 30 settembre ogni forma di abbruciamento anche al di fuori dei boschi e nei castagneti da frutto.