[01/09/2010] News
LIVORNO. Dopo la calda estate degli incendi e delle temperatire record, mentre alla televisione e sulla stampa russa rifanno capolino gli ecoscettici che si erano prudentemente eclissati per rimagnificare i benefici del global warming che scioglierà i giacci ed aprirà nuove rotte commerciali nei mari ora ghiacciati e donerà nuovi tesori energetici oggi irraggiungibili, la Russia ha finalmente presentato il suo primo progetto di riduzione delle emissioni di CO2 nel quadro della Convenzione quadro dell'Onu sul cambiamento climatico (Unfccc).
Si tratta di un nuovo generatore che entrerà in funzione nella centrale di Shatura a Mosca che è uno dei 15 progetti scelti dal ministero russo dell'economia per applicare la Convenzione Onu sul clima. Le centrali elettriche interessate dai progetti di riduzione di gas serra riceveranno gli investimenti in cambio del taglio delle emissioni.
Il progetto russo dovrà essere approvato dalla Commissione dell'Onu incaricata della messa in opera della convenzione e il governo di Mosca assicura che entro il 2012, quando il Protocollo di Kyoto arriverà al suo termine, permetterà di ridurre di un milione di tonnellate le emissioni di CO2.
Bisognerà capire se quanto proposto dai russi fa parte degli impegni presi, anche a livello di norme e leggi, o se si tratterà di un taglio aggiuntivo che da diritto a quote di carbonio, un terreno, quello del mercato delle quote, che sta diventando sempre più minato dopo che si sono scoperti diversi trucchi, soprattutto da parte delle industrie cinesi e indiane (ma non solo), ed un atteggiamento un po' troppo "sportivo" da parte di note agenzie di certificazione ambientale.