[02/09/2010] News

Ombre e luci delle riconversioni ecologiche industriali italiane

FIRENZE. Per una riconversione ecologica industriale che continua ad avere grossi problemi, una che pare andare a gonfie vele. La prima purtroppo riguarda un'azienda che ha sede in Toscana, a Scandicci. Si tratta della Isi (ex Electrolux) dove la produzione è di nuovo ferma (mancano nuovamente le celle al silicio per la realizzazione dei pannelli fotovoltaici), da tempo non si compie una settimana lavorativa completa e gli stipendi sono erogati a singhiozzo.

L'altra faccia della medaglia è rappresentata dalla El.Ital di Avellino che dall'ex stabilimento Siemens impegnato in precedenza nel settore elettronico ha scelto la strada delle energie rinnovabili ed ora aspira alla leadership meridionale della produzione di pannelli solari. Il percorso di questa azienda è complesso e la svolta avvenuta lo scorso maggio quando è stata inaugurata la prima linea produttiva da 20 megawatt all'anno è troppo recente per stilare un bilancio definitivo.

In ogni modo il "progetto" sembra funzionare e già dall'anno prossimo dovrebbe affiancarsi un'altra linea produttiva da altri 20 MW, così da creare un polo di produzione di moduli fotovoltaici da 40 megawatt, di cui il 60% sarà destinato ai grandi clienti e agli enti pubblici, il 20% al mercato retail e il restante 20% all'estero, con particolare attenzione al Medio Oriente.

L'investimento per questa operazione fatto dalla proprietà (famiglia Pugliese) è stato di circa 10 milioni di euro, che ha permesso di mantenere i livelli occupazionali "pre-crisi", facendo lavorare, grazie anche a 40 assunzioni avvenute dopo l'avvio della prima linea di produzione, circa 200 persone. Dall'azienda informano che a fine luglio, la divisione energia di El.Ital ha saturato la produzione 2010: sono stati siglati accordi con Eliosis (circa 1 MWp, installato su un capannone industriale in provincia di Benevento) e con Siemens (circa 0,8 MWp, che verrà installato su un capannone industriale in provincia di Taranto). Inoltre con German Solar System è stato firmato un contratto per la fornitura, tra luglio e dicembre 2010, di circa 9 MWp, con un'opzione per ulteriori 20 MWp nel 2011. Infine gli ulteriori accordi per delle forniture di pannelli fotovoltaici in silicio policristallino ad alta efficienza con le società Formec e Plus energy rispettivamente per circa 0,35 MWp e 1 MWp e con la società perugina Imet per circa 3 MWp hanno "obbligato" l'azienda ad estendere i tre turni, già in vigore dal lunedì al venerdì, anche al sabato per far fronte all'incremento di forniture.

Il gruppo tra l'altro sta replicando l'esperienza irpina anche in Francia con la realizzazione di un nuovo stabilimento a Saint Etienne per la produzione di moduli fotovoltaici destinati al mercato francese (30 MW) e stringendo accordi con aziende del settore in Grecia. L'operazione fatta in Campania dalla proprietà ha avuto il sostegno di tutti i sindacati che tra l'altro hanno dichiarato che l'energia pulita «è la speranza per arginare la crisi sul fronte dell'occupazione» a patto, ovviamente, che sia fatta da imprenditori seri su basi solide.

Torna all'archivio