[06/09/2010] News toscana
FIRENZE. Che sul rigassificatore di Rosignano ci fosse un po' di confusione lo aveva segnalato da tempo anche questo giornale e che questa differenza di scelte e opinioni locali e regionali che attraversano il centro-sinistra fossero qualcosa di politicamente pericoloso era una cosa che dicevano tutti. Il rigassificatore di Rosignano venne bocciato dalla giunta regionale Martini, ma ricompare nel Dpef 2011 della Regione, invece il Piano energetico della Toscana continua a non prevederlo. O meglio, a prevederne uno e non specificando quale... Un boccone troppo appetitoso per il Pdl che in Toscana, tra concessioni petrolifere offshore nell'Arcipelago e centrali nucleari costiere e pianosine in questi ultimi tempi ha preso solo ceffoni.
Oggi il presidente del gruppo regionale del Pdl, Alberto Magnolfi (Nella foto), ha presentato un'interrogazione ed ha spiegato alla stampa quelle che definisce le ambiguità di Rossi e della maggioranza regionale sul rigassifiocatore: «Martini e Rossi lo avevano bocciato nel dicembre scorso, ma, con l'approvazione del Dpef 2011, il rigassificatore di Rosignano ritorna a far capolino nei programmi della Regione. Eppure, ad oggi, quest'opera non è prevista dal Piano Energetico Regionale. Contraddizioni e alchimie politiche di una maggioranza e di una Giunta regionale che, anche in tema di energia, naviga a vista. La politica energetica è una cosa seria, anche se qui in Toscana sottogamba è presa. Di mezzo ci sono i costi per le famiglie e la competitività del sistema produttivo regionale. Un sistema costosissimo ed estremamente vulnerabile perché incatenato alla tradizionali infrastrutture di approvvigionamento. Da questo punto di vista il rigassificatore rappresenta un investimento nella direzione di una maggiore "sicurezza energetica una scelta quindi strategica per il futuro socio-econonico della Toscana. Purtroppo l'ambiguità e la miopia della politica regionale da un lato, e le contraddizioni culturali e ideologiche interne alla Giunta regionale passata e attuale dall'atro, bloccano dal 2005 questa opportunità. Una responsabilità pesantissima e gravissima suggellata dall'approvazione, con il voto contrario del Pdl, del Piano energetico regionale che esclude ogni possibile nuovo impianto di rigassificazione. Adesso, dopo le polemiche sollevate dalla decisione di Martini, che l'allora candidato presidente della Regione Rossi aveva condiviso e votato, e dopo l'approvazione del Dpef 2011 che invece apre all'impianto, s'impone un momento di chiarificazione. La scelta è: rimanere all'interno del circuito delle più importati Regioni europee, o svendere l'economia toscana all'ideologia. Rossi ci deve una risposta!».