[07/09/2010] News
LIVORNO. In Europa esiste un meccanismo comunitario di protezione civile che ha lo scopo di agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso. Esistono quindi delle modalità codificate di applicazione che riguardano le principali caratteristiche dei moduli di protezione civile, quali compiti, capacità, componenti e tempo di approntamento e definire il livello adeguato di autonomia e interoperabilità.
Ma le recenti operazioni di protezione civile e gli esercizi con l'approntamento di moduli hanno dimostrato la necessità di modificare, integrare e attuare alcuni di questi moduli (contenuti negli allegati della decisione 2008/73/CE, Euratom). Per questo la Commissione europea con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di oggi modifica la precedente decisione del 2008.
I moduli di protezione civile - costituiti su base volontaria da risorse nazionali di uno o più Stati membri - rappresentano un contributo alla capacità di risposta rapida nel campo della protezione civile (richiesta dal Consiglio europeo nelle conclusioni della riunione del 16 e del 17 giugno 2005 e dal Parlamento europeo nella risoluzione del 13 gennaio 2005 sulla catastrofe dello tsunami).
Per dare un contributo in caso di emergenze gravi, le caratteristiche principali dei moduli devono soddisfare determinati requisiti generali. Per esempio devono essere in grado di operare in autonomia per un determinato periodo di tempo prendendo in considerazione le pratiche comuni degli Stati membri e delle organizzazioni internazionali. Ma anche considerando alcuni periodi di autonomia più lunghi per i moduli di ricerca e salvataggio in ambito urbano o la ripartizione dei compiti tra il paese che offre l'assistenza e il paese che la richiede, nel caso del supporto all'intervento di moduli che presentano una componente aerea.
Così come è necessario che vi sia un' interoperabilità dei moduli di protezione civile, in particolare per quanto riguarda la formazione e le esercitazioni.
Dunque, per rafforzare le misure a livello dell'Unione e degli Stati partecipanti e per rinvigorire l'azione della protezione civile europea, la Commissione europea ha apportato modifiche ai requisiti generali di due moduli ossia quello "Per interventi di lotta agli incendi boschivi con mezzi aerei (aerei)" e quello "Ospedale da campo". E contemporaneamente ne ha integrato altri quattro:"Lotta a terra contro gli incendi boschivi", "Lotta a terra mediante veicoli contro gli incendi boschivi", "Contenimento delle alluvioni" e "Salvataggio dalle alluvioni con l'uso di imbarcazioni".
Del resto l'obiettivo generale del meccanismo è fornire, su richiesta supporto nel caso di emergenze gravi e contribuire a migliorare il coordinamento degli interventi di soccorso attivati dagli Stati membri e dalla Comunità, tenendo conto delle specifiche esigenze delle regioni isolate, ultraperiferiche, insulari o altre della Comunità.
Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento del numero di paesi che hanno chiesto l'intervento del meccanismo di soccorso della protezione civile. Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo della frequenza e della gravità di catastrofi di origine naturale antropica con conseguenti perdite di vite umane e di beni, compreso il patrimonio culturale, distruzione delle infrastrutture economiche e sociali e danni ambientali.