[19/08/2009] News

L'Ue modifica le procedure delle omologazioni dei veicoli a 2 e 3 ruote

LIVORNO. Per motivi inerenti alla lotta contro l'inquinamento atmosferico e le emissioni sonore, gli Stati membri a partire dal primo maggio 2010 gli Stati dovranno rifiutare l'omologazione CE di qualsiasi nuovo tipo di veicolo a motore a due o a tre ruote non conforme alla disciplina.

E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi la direttiva che modifica la precedente (direttiva 97/24/Ce una delle direttive particolari prevista ai fini della procedura di omologazione Ce dei veicoli a motore a due o tre ruote istituita dalla UE .nello specifico dalla direttiva 2002/24 -) relativa a taluni elementi e caratteristiche di tali veicoli. Entrerà in vigore fra venti giorni e gli Stati avranno tempo fino al 30 aprile 2010 per mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla nuova disciplina. Dovranno poi comunicare alla Commissione il testo di tali disposizioni e il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno adottate.

A essere modificata è proprio la procedura della prova di omologazione utilizzata per la misurazione degli inquinanti gassosi emessi dai veicoli ibridi a motore a due o tre ruote. A tal fine l'UE ritiene necessario adottare una procedura simile a quella descritta nel regolamento n. 83 dell'Unece sulle emissioni inquinanti in base al carburante utilizzato dal motore.

Inoltre per garantire che i veicoli ibridi rispettino in ogni modalità di funzionamento i valori limite di livello sonoro stabiliti dalla direttiva del 97 viene modificata anche la procedura della prova di omologazione utilizzata dalla misurazione del rumore.

L'inquinamento acustico negli ultimi anni ha assunto un ruolo rilevante di pari passo con la crescente consapevolezza dell'importanza di un ambiente vivibile e salubre (peraltro, la nostra costituzione riconosce all'art. 32 il diritto alla salute non solo con riferimento allo stato fisico e mentale dell'individuo, ma anche all'ambiente salubre). Alcuni studi hanno dimostrato come il rumore incida sulla vita quotidiana della cittadinanza nella società contemporanea non solo perché causa di disturbo ma anche perché ha effetti sulla salute fisica dell'uomo favorendo la formazione di malattie cardiovascolari, per esposizioni a livelli sonori elevati e, naturalmente, rischi uditivi.

Rumori derivanti non solo dalle attività produttive industriali o commerciali, ma anche dal traffico automobilistico, dal continuo passaggio delle autovetture e di ciclomotori (soprattutto in estate) che producono inquinamento acustico e inquinamento atmosferico.

Le strade europee, come noto, straboccano di mezzi a motore, un flusso soprattutto di autovetture responsabile di una significativa percentuale delle emissioni di CO2 nell'Ue. E non solo perché con lo sfregamento di pneumatici sull'asfalto sono pure responsabili del sollevamento delle polveri sottili depositate precedentemente sull'asfalto.

 

Torna all'archivio