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[08/09/2010] News toscana
FIRENZE. Quale sarà il soggetto che riuscirà a fornire elementi decisivi per una svolta della vicenda Isi (Italia solare industrie) ex Electrolux? E riuscirà a decollare una volta per tutte questa riconversione industriale? Auspichiamo di sì perché il settore principale sui cui si è deciso di puntare (quello dei pannelli solari per il fotovoltaico) è in crescita, con esempi virtuosi anche in Italia di riconversioni che stanno funzionando. Eppure alla Isi siamo di nuovo fermi per due settimane, per mancanza di materie prime hanno fatto sapere dall'azienda, che ha annunciato a sorpresa lo stop. «La chiusura tra l'altro avviene in un momento delicato della vicenda, per l'imminente ricapitalizzazione prevista per venerdì 10 settembre e soprattutto al termine di una estate dura che ha ulteriormente provato i lavoratori per i turni sospesi, la cassa integrazione, gli stipendi a singhiozzo e soprattutto per la continua inaffidabilità dell'impresa» hanno dichiarato i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che hanno seguito la vicenda nei loro sviluppi.
Per Rifondazione sul banco degli imputati c'è senza dubbio la proprietà che ha mostrato «una eccessiva disinvoltura sul piano delle relazioni e della programmazione gestionale e soprattutto scarsa serietà nei confronti del personale verso il quale continuamente si continua a cambiare versione sui motivi per i quali la riconversione industriale non parte». I due consiglieri ricordando che in fabbrica attualmente ci sono 45 operai su 370, più 20 che seguono il corso di formazione (il resto è in cassa integrazione), chiedono al presidente della provincia di Firenze e all'assessore competente di riferire in Consiglio provinciale su quanto sta avvenendo nello stabilimento di Scandicci e «se l'Amministrazione provinciale è stata investita delle vicenda per quanto di sua competenza e soprattutto cosa intende fare per di fendere lavoro, occupazione, salari dei lavoratori e onorare gli impegni assunti all'Assemblea dei lavoratori del 28 luglio 2010».
Del resto tutti i soggetti istituzionali (comune di Scandicci, provincia di Firenze, Regione Toscana) si sono resi disponibili nell'ambito dei propri ruoli per interagire con l'azienda. Sono in gioco posti di lavoro, serenità delle famiglie e lo sviluppo di un settore della green economy su cui si è scommesso in una parte del territorio della nostra regione.