
[15/09/2010] News toscana
LIVORNO. Non vi sarà un commissario ad acta che sostituisca il sindaco di Carrara Zubbani in caso di inadempienza nella applicazione delle misure antipolveri stabilite per garantire un'aria respirabile ai carraresi, quortidianamente alle prese con l'inquinamento e le polveri sollevate dai camion carichi di marmo.
Il giudice infatti, nel disporre un approfondimento della CTU, prospetta -anziché un commissario ad acta che sostituisca il sindaco- il ricorso ad un ufficiale giudiziario, col compito di verificare se il Comune ha attuato le misure antipolveri aprendo, in caso di inadempienza, il procedimento penale presso la Procura della Repubblica.
«Sebbene il nuovo percorso giudiziario prefiguri per sindaco e dirigenti responsabilità penali personali e seri guai - commenta oggi Legambiente - avremmo preferito la nomina di un commissario ad acta che desse immediata attuazione alle misure disposte dal tribunale. L'eventuale condanna penale di sindaco e dirigenti -pur pienamente meritata- non compenserebbe infatti la mancata adozione delle misure antipolveri che è sempre stata e resta il nostro obiettivo fondamentale».
Il circolo carrarino di Legambiente infatti appare convinto «che il sindaco non darà mai completa e spontanea attuazione alle misure antipolveri. La nostra convinzione deriva dal comportamento del sindaco in questi anni, basato sull'idea che la soluzione del problema polveri sarà la strada dei marmi e che perciò, fino ad allora, i cittadini debbano pazienta-re».
Per il sindaco, ad esempio, - che ha sempre guardato alla futura Starda dei marmi come alla soluzione definitiva - sono fantasiose ed inutili quelle misure che l'ASL considera "decisamente soluzioni di buon senso e facilmente praticabili", come il lavaggio accurato dei camion (compresi quelli che trasportano blocchi) e dei fuoristrada, la chiusura del telone dei camion di scaglie, il cassone a tenuta. «E probabilmente ritiene fantasiosa - prosegue Legambiente - anche la pretesa che il sindaco, sebbene eletto dal popolo, sia tenuto a rispettare l'ordinanza sul fermo camion e quella del tribunale».