[16/09/2010] News

Accordo per la Saiga, l'antilope della steppa che rischia di sparire a causa di bracconaggio e povertà

LIVORNO . La Convention on migratory species (Cms) dell'Unep ha organizzato ad Ulan Bator un summit per discutere di un patto internazionale per proteggere la migrazione della Saiga (Saiga tatarica), un'antilope delle steppe a rischio di estinzione, al quale hanno partecipato rappresentanti dei governi di Mongolia, Kazakistan, Russia, Turkmenistan e Uzbekistan. La riunione erano presenti anche rappresentanti di organizzazioni intergovernative , organizzazioni non governative (ONG) e delle comunità locali della regione

Secondo la segretaria esecutiva della Cms, Elizabeth Maruma Mrema, «La chiave per la protezione dell'antilope delle steppe dell'Eurasia è il coinvolgimento delle popolazioni locali. L'incontro di questa settimana apre la via alla messa in opera di un piano d'azione internazionale».

L'incontro nella capitale della Mongolia è servito ad introdurre anche le popolazioni di saiga di quel Paese nell'accordo internazionale per la protezione di queste antilopi dal buffo muso che vivono principalmente nelle steppe dell'Europa orientale e dell'Asia occidentale e che, tra l'estate e l'inverno, affrontano migrazioni anche di oltre mille km.

Le saiga all'inizio degli anni '90 erano circa un milione, nel 2006 secondo l'Unep non ne rimanevano che 60 - 70.000 capi. Dopo la caduta dell'Urss la caccia alle saiga è diventata incontrollata, sia per la loro carne che per le corna dei maschi, usate nella medicina tradizionale asiatica, soprattutto in Cina e in alcune aree del sud-est asiatico dove vengono utilizzati per curare la febbre.

L'Unep calcola che «Oggi, grazie a differenti politiche di protezione messe in opera, c'è un numero di circa 85.000 antilopi in Kazakistan, 8.000 in Mongolie ed almeno 10.000 in Russia e diverse migliaia in Uzbekistan. Da oltre 10 anni, non è stata osservata nessuna migrazione di massa in Turkmenistan, mentre questo era abituale».

La popolazione di saiga del Kazakistan all'inizio di quest'anno ha ricevuto un colpo devastante, quando probabilmente la pasteurellosi ha ucciso quasi 12.000 animali, soprattutto femmine e cuccioli. La Pasteurellosi è causata da un batterio che vive negli animali sani, ma può causare malattie acute e morte rapida se il sistema immunitario è indebolito per malnutrizione o per altri motivi.

Il summit di Ulan Bator ha discusso anche di un rapporto commissionato a Traffic dalla Convention on international trade in endangered species of wild fauna and flora (Cites) che lancia l'allarme sul commercio illecito di corna di saiga che anche quest'anno ha provocato una strage di antilopi. Il "Saiga Antelope Trade: Global trends with a focus on South-East Asia" mette insieme le informazioni sul traffico di corna di saiga con interviste a esperti, funzionari governativi, e indagini di mercato svolte dal 2006 anche in 162 centri di medicina tradizionale a Singapore e in Malesia, solo in due non sono state trovate corna di saiga, gli altri 160 commercianti detenevano 4.000 corna e molto di loro erano ignari che le antilopi delle steppe fossero protette e a rischio di estinzione, anzi credevano che fossero animali da allevamento. La riunione di Ulan Bator ha deciso di armonizzare le attività di monitoraggio e sorveglianza tra i vari Stati per fare stime delle popolazioni di saiga in modo regolare, in particolare nelle aree di parto, accoppiamento e in quelle di migrazione

Ma le cause principali del declino delle saiga dovuto alla caccia di frodo sono tutte politiche ed umane: la povertà e la disoccupazione. Senza incentivi per combattere il bracconaggio e fonti alternative di sostentamento per le comunità svantaggiate steppa le antilopi continueranno ad essere sterminate.

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