[16/09/2010] News toscana

Tpl: sei regioni insieme per scongiurare i tagli del Governo

FIRENZE. Alcune regioni del Nord e del Centro Italia si sono incontrate per fare "massa critica" sul fronte dei trasporti, e rispondere in modo univoco ai tagli operati dal governo attraverso la legge finanziaria. Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Umbria, hanno un obiettivo a breve termine: presentarsi con una posizione comune alla prossima riunione della Commissione nazionale trasporti della Conferenza Stato-Regioni, a cui parteciperanno tutti gli assessori ai trasporti delle regioni italiane prevista a Roma il 22 settembre, ed invitare il governo a rivedere la manovra e i tagli previsti sul trasporto pubblico.

«Alto e generalizzato è l'allarme nelle regioni del Centro Italia rispetto alla manovra finanziaria del governo che prevede tagli insostenibili per il settore dei trasporti- ha dichiarato l'assessore Luca Ceccobao (Nella foto) - Soltanto in Toscana dovremo fare i conti con un taglio di 200 milioni, tutti sul trasporto pubblico; una carenza di risorse che mette a repentaglio le politiche per la mobilità finora adottate, e non ci permette di fare nuovi investimenti oggi necessari per sostenere e rafforzare un modello di mobilità pubblica efficiente e sostenibile a livello ambientale. Questi tagli- ha continuato l'assessore toscano- fanno ricadere interamente sui cittadini i maggiori disagi, peggiorando i servizi e minando il loro diritto alla mobilità, ed evidenziano una inaccettabile disparità tra Governo centrale ed enti periferici. La stabilizzazione finanziaria imposta dal Governo ricade tutta sugli enti locali e le regioni, che avranno 4 miliardi in meno per il 2011 e 4,5 miliardi per il 2012. Questo è inaccettabile».

I contenuti riferiti da Ceccobao sono stati ripresi un po' da tutti  gli amministratori. «I tagli sono insostenibili e non intendiamo farvi fronte riducendo servizi e non garantendo il diritto alla mobilità dei nostri cittadini ha sottolineato l'assessore ai trasporti della Regione Umbria, Silvano Rometti - Siamo disponibili a un confronto di merito con il governo sul tema, per concordare tempi e modi. Le decisioni prese fino ad oggi non sono applicabili alla realtà, in quanto la situazione attuale è già difficile e non omogenea in tutte le regioni». Per quanto riguarda la Liguria secondo le stime saranno tagliati più di 130 milioni di euro nel biennio 2011-2012, circa il 30% dei contributi.

«I costi fissi non possono essere toccati, quindi non resterebbe che aumentare le tariffe o tagliare le linee- ha ribadito l'assessore Enrico Vesco: misure inaccettabili in una regione come la nostra, già penalizzata sia dal punto di vista del servizio che è insoddisfacente, sia da quello morfologico e orografico. Caratteristiche che rendono le nostre infrastrutture incapaci di rispondere adeguatamente alla domanda di mobilità».

Le stesse situazioni si ripetono anche nelle Marche ed in Emilia Romagna dove i tagli mettono in difficoltà anche per la stesura dei bilanci. «Da luglio è calato un silenzio colpevole da parte di tutti sulla finanziaria di Tremonti- ha rilevato l'assessore ai trasporti dell'Emilia Romagna Alfredo Peri- Ne stiamo verificando adesso le drammatiche conseguenze: mi domando francamente come faremo a costruire il bilancio e ad assicurare determinati servizi di fronte a questi tagli.  Senza dubbio- ha concluso l'assessore marchigiano Luigi Viventi-  occorrerà attuare misure di risparmi gestionali, ma non vi è dubbio che se non c'è un cambiamento nell'orientamento da parte del Governo centrale ci troveremo a dover far fronte ad una situazione pressoché insostenibile».

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