[20/09/2010] News toscana

Il futuro dei parchi non solo in Toscana

PISA. L'assessore all'ambiente della regione toscana Annarita Bramerini in una intervista a Toscanaparchi di prossima uscita preannuncia i suoi impegni per rimettere finalmente mano alla nuova legge regionale sui parchi rimasta bloccata nella passata legislatura. L'assessore sottolinea in particolare l'esigenza di ridefinire il ruolo delle province impegnate ( non sempre con successo) nei parchi provinciali e nelle ANPIL i cui ruoli vanno meglio precisati per evitare i pasticci tipo Val d'Orcia. Ma soprattutto la nuova legge dovrà alla luce anche degli impegni del presidente Rossi sul riassetto di una serie di funzioni regionali rimettere i parchi regionali e nazionali e i loro piani sui binari della programmazione regionale da cui per molti versi sono stati estromessi dalla legge del 2005.

Non si fatica da queste sommarie anticipazioni a capire che si tratta di questioni toscane che riguardano però ormai un contesto nazionale sempre più allarmante dove anziché un impegno tipo quello assunto dall'assessore Bramerini stanno dilagando - è il termine giusto - ben altri pasticci e scempi.

Se un parco storico come quello del Ticino deve vedersela con una discarica mentre non può più permettersi nemmeno il direttore, problema con il quale si sta misurando da tempo anche il parco del Vesuvio mentre una filza di parchi laziali, campani, siciliani e molti altri sono commissariati e spesso senza il becco di un quattrino vuol dire che c'è del marcio in Danimarca. Ma a giudicare dai silenzi o le dichiarazioni sconsolate del ministro Prestigiacomo da Roma c'è da aspettarsi poco o niente e altrettanto da una serie di regioni che pure in passato hanno svolto ruoli assai importanti. Eppure si parla in lungo e in largo e spesso a sproposito di federalismo che dovrebbe ridefinire i ruoli e compiti di una sistema istituzionale che sta invece mandando in malora con i parchi  i bacini soggetti indispensabili per qualsiasi politica ambientale degna di questo nome. E mai come in questo momento vale il detto che chi pecora si fa il lupo la mangia.

Si, troppe istituzioni parchi inclusi in questo momento appaiono più pronte ad essere mangiate che a farsi valere. E ciò vale anche per le loro associazioni rappresentative che in questo momento non brillano certo per reattività e capacità di proposta. Meglio darsi una mossa.

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