[23/09/2010] News toscana
FIRENZE. Come annunciato scatterà domani alle 17.30 la clamorosa protesta della Guinza, la galleria nei pressi di Mercatello sul Metauro (Pu). Non sarà un comitato di cittadini a scendere in strada ma i presidenti delle province di Pesaro e Urbino, Perugia e Arezzo che rimarranno nella galleria per tre giorni e due notti per protestare contro gli annosi ritardi nella realizzazione della "Due mari".
La galleria della Guinza è il simbolo della Fano-Grosseto (E-78), la "grande incompiuta" come spiega il presidente della provincia di Arezzo, Roberto Vasai. «Se la Guinza è l'emblema dello stato dell'arte della Fano-Grosseto, i problemi per i quali attendiamo una risposta sono diversi e ci riguardano molto da vicino. Centrale per noi resta l'applicazione dell'Accordo Stato-Regione firmato dal presidente Berlusconi con l'allora presidente della Regione Martini, nel quale il Governo prendeva precisi impegni per far partire entro il 2012 i cantieri per il Nodo di Olmo. Il tempo passa e la macchina burocratica da avviare è complessa e visto quello che sta accadendo a livello nazionale credo che sia legittima più di una preoccupazione».
Se questo accordo fosse disatteso- spiegano dall'amministrazione provinciale- il territorio aretino subirebbe un danno incalcolabile non solo per l'importanza dell'opera da realizzare, ma per la mole di lavoro che questa darebbe ad un settore ancora in crisi come quello delle costruzioni. «Ricordo - riprende Vasai - che l'investimento previsto per la realizzazione di questa opera è superiore ai 280 milioni di euro. Questi sono i fatti che dimostrano con evidenza quanto questa protesta sia pensata per richiamare l'attenzione su questioni molto concrete e non certo con obiettivi politici» ha concluso il presidente della provincia di Arezzo. Sostegno agli amministratori che scenderanno in strada sta arrivando da molte istituzioni locali, ma al di là degli obiettivi condivisibili, questa protesta sottolinea i livelli a cui sono giunti i rapporti tra le istituzioni (centrali e territoriali) che rappresentano l'"impalcatura" su cui poggia il Paese.
E anche i comitati regionali di Legacoop Marche, Toscana ed Umbria aderiscono all'iniziativa "Occupiamo la Guinza".
«Legacoop Grosseto - spiega il presidente del Ctl, Antonio Terribile - è particolarmente preoccupata dei ritardi che si stanno verificando nell'aggiudicazione della gara per i lotti centrali del troncone Grosseto Siena, che è stata bandita dall'Anas oramai da più di un anno e mezzo. Un appalto da 270 milioni di euro, che prevede anche la realizzazione del viadotto del Petriolo, la cui aggiudicazione darebbe ossigeno a tutto il sistema d'imprese della Toscana del sud.
Più in generale Legacoop è preoccupata per i ritardi complessivi su tutta la superstrada dei Due Mari, con lavori da appaltare che in gran parte riguardano proprio la tratta toscana potrà essere completata. Una situazione scandalosa che frena lo sviluppo delle regioni del Centro Italia in quanto il nodo delle infrastrutture viarie è da sempre uno dei temi cruciali per la crescita dei territori.
Oggi la competizione avviene tra grandi aree geografiche e le reti, materiali ed immateriali, giocano un ruolo fondamentale. L'arretratezza delle infrastrutture è un vincolo negativo per il nostro paese, ancora più evidente se si prendono in considerazione le strade trasversali est‐ovest nell'Italia Centrale, dove i tempi di percorrenza sono lunghissimi e non in linea con i bisogni delle persone e delle merci. Una lacuna da colmare nell'interesse dell'intera collettività nazionale. Per queste ragioni aderiamo all'iniziativa e siamo pronti a sostenere le azioni che portino in sa dei lavori alla galleria della Guinza ed al completamento della E 78».