[23/09/2010] News
FIRENZE. Non basta l'impegno professionale nei "media" in cui lavorano. Un gruppo di giornalisti di diversi Paesi dell'Africa occidentale ha deciso di intensificare l'impegno in nome della sostenibilità. I giornalisti hanno creato un movimento per sensibilizzare l'opinione pubblica del continente africano sulla necessità di improntare l'attività della pesca al principio di responsabilità. L'attività di pesca è importante dal punto di vista economico ed ambientale e solo un'attenta pianificazione può evitare il sovrasfruttamento degli stock ittici e accessi iniqui alle aree di pesca tra diversi Paesi e territori. Per parlare di questi temi la "Rete dei giornalisti per una Pesca responsabile in Africa occidentale" (Rejpoprao), ha tenuto il suo primo convegno a Banjul, capitale del Gambia.
«Ci rendiamo conto perfettamente che nel settore ittico i problemi sono gli stessi, sia che si operi al Cairo sia a Pretoria - ha dichiarato il presidente del gruppo, il mauritano Jedna Deida- Perciò è utile mettere in campo sinergie e parlare con un'unica voce a livello continentale. E' quanto mai opportuno- ha concluso Deida- che i giornalisti sostengano fattivamente la salvaguardia di un settore che ha importanti ricadute a livello economico e ambientale». Alla "nascita" di questo movimento hanno partecipato come osservatori anche rappresentanti di un'altra organizzazione africana impegnata nella salvaguardia delle risorse ittiche, la Coalizione per gli equi accordi di pesca.