[23/09/2010] News
FIRENZE. Confindustria - come auspicato da tempo e registrato di nuovo nelle ultime settimane - punta sull'efficienza energetica per ridurre i costi e stimolare la crescita economica. Questo è l'input che viene dalla task force energetica di Viale dell'Astronomia. «L'efficienza energetica - ha sottolineato il presidente Emma Marcegaglia (Nella foto) - è un'opportunità di crescita per il nostro Paese e può rappresentare un vantaggio competitivo in termini di occupazione, d'impatto sul Pil e sulla bolletta energetica. E' un campo in cui l'Italia è già all'avanguardia: è un punto di forza nel quale dobbiamo investire con determinazione, senza disperdere risorse».
Gli esperti del settore energetico di Confindustria, hanno poi fornito i numeri di dettaglio: un piano di efficienza decennale, 2010-2020, fondato su certezza normativa e incentivi al consumo di beni ad alta efficienza energetica per circa 16 milioni di euro, stimolerebbe un aumento della domanda di circa 130 miliardi di euro, un aumento della produzione industriale di 238,4 miliardi di euro e una crescita occupazionale di circa 1,6 milioni di nuovi occupati. Una strategia che consentirebbe, inoltre, una riduzione di emissioni di CO2 pari a oltre 207 milioni di tonnellate con un risparmio economico di circa 5,19 miliardi di euro. Inoltre investire in efficienza avrebbe anche un impatto sul benessere complessivo del Paese con un guadagno netto di oltre 14 miliardi di euro. Questo risultato si ottiene, secondo Confindustria, confrontando i benefici del risparmio in bolletta pari a 25.616 milioni di euro, più il risparmio in costi di emissioni per 5.190 milioni, dedotto il costo degli incentivi di 16.667 milioni di euro.
Le proposte della task force di Confindustria sono piaciute agli Amici della Terra: «Il nostro Paese ha bisogno di queste misure per risparmiare sui costi dell'energia, per ridurre l'inquinamento e i costi esterni ambientali e territoriali e per cogliere le opportunità dell'efficienza energetica per un' occupazione stabile e qualificata- ha sottolineato il presidente Rosa Filippini- Ora sta alla politica decidere se queste domande del paese e queste opportunità industriali devono rimanere disattese o se invece possono costituire la priorità d'intervento per diventare leader internazionali dell'efficienza energetica, questo settore, trasversale a tutta l'economia, in cui tutto il mondo dovrà investire il massimo di risorse negli anni a venire».
Il presidente di Confindustria a termine del suo intervento ha aggiunto: «L'efficienza da sola però non basta. E' necessario un piano complessivo di politica energetica serio e di medio termine che comprenda anche il nucleare e le fonti rinnovabili. Il giusto mix di fonti è infatti indispensabile per abbassare un costo dell'energia che in Italia resta troppo alto, totalmente squilibrato, rappresentando uno dei principali freni alla crescita del Paese». Se l'orizzonte temporale è il 2020, come indicato, il nucleare al di là dei costi economici, lo possiamo tranquillamente togliere di mezzo (visti i tempi di realizzazione). «Occorre cominciare da quello che si può fare oggi, cioè il risparmio energetico, con vantaggi per la collettività e l'ambiente, ma guardiamo anche al domani costruendo, da ora, opzioni vere e fattibili di politica energetica. Confindustria - ha concluso Marcegaglia - è pronta a supportare il Governo con le proprie proposte ma tutti devono avere chiaro che non è più il tempo dei rinvii ma quello delle scelte».
Condividiamo quanto sostiene Marcegaglia sulle cose da fare subito (ci pare tra l'altro di cogliere elementi di novità da Viale dell'Astronomia, quasi che il nucleare sia messo insieme a tutto il resto pur non credendoci più). Per il domani comunque il tempo ci dirà se saranno superati gli elementi di criticità del nucleare per attuare tutto il mix a cui si riferiva il presidente di Confindustria. Noi continuiamo a rimanere molto ma molto scettici.