[23/09/2010] News toscana
FIRENZE. I passi avanti fatti dalla Regione verso il sì al progetto del rigassificatore di Edison a Rosignano non poteva non trovare le prime forti opposizioni. Soprattutto da parte di chi si è sempre detto contrario all'ipotesi. Monica Sgherri (Capogruppo Federazione della Sinistra - Verdi in Regione) e Cristiano (Segretario Regionale di Rifondazione Comunista) in merito proprio alle dichiarazioni dell'assessore Simoncini - riportate anche da greenreport ieri - sul progetto di rigassificatore a Rosignano hanno detto: «Manteniamo la contrarietà all'impianto. Le dichiarazioni dell'assessore - se confermate - sono semplificatorie. Necessario fare ben altre valutazioni che tengano conto di un serio sviluppo occupazionale e della tutela ambientale dell'area in questione»
La contrarietà di Rifondazione Comunista in merito alla realizzazione del rigassificatore a Rosignano Solvay era ed è nota. «Facciamo infatti rilevare - dicono i due - che la Toscana sarebbe, se si realizzasse anche l'impianto in questione, l'unica area del mondo ad avere due impianti del genere così vicini, impianti rispetto ai quali la questione della potenziale alta pericolosità rimane tutta. Ricordiamo inoltre che il programma elettorale parlava - nell'ambito della realizzazione di un polo energetico costiero - anche di valutare l'eventuale secondo impianto nell'area solo a seguito di una approfondita valutazione degli impatti ambientali, sociali ed economici di tutte queste scelte sull'area costiera, con l'obbiettivo ottenere un miglioramento di questi aspetti; anche dal punto di vista di un potenziamento significativo dell'offerta occupazionale. Di conseguenza emerge con tutta evidenza la necessità non soltanto di svolgere la Valutazione di Impatto Ambientale sull'opera, ma una complessiva Valutazione Ambientale Strategica di tutta l'area, che evidenzi le criticità derivanti da una - già alta - presenza di impianti inquinanti e fortemente impattanti. Opera per altro inutile in quanto la Toscana è e sarà adeguatamente approvvigionata di gas grazie al collegamento via gasdotti. Per questo le dichiarazioni dell'assessore Simoncini su questo tema, riportate dalla stampa ci sembrano - se verranno confermate - piuttosto riduttive e semplicatorie.
«Ricordando inoltre - proseguono Sgherri e Cristiano - la contrarietà all'impianto espressa dai cittadini e dalle stesse categorie economiche dell'area, riteniamo che a fronte della possibile creazione di pochi posti di lavoro si colpirebbero duramente tutte le attività economiche legate al turismo - altra realtà economica importante per l'area -. Non è quindi il caso di compiere semplificazioni ma invece quello di concentrarsi su un rilancio dell'area che riesca a coniugare l'ambiente e un serio sviluppo economico e occupazionale della zona».