[27/09/2010] News
FIRENZE. Anche se sui media non se ne parla più, o quasi, la situazione economica e sociale in Grecia non è certo migliorata. Le misure di austerity imposte dal governo per ripianare i debiti che il paese ha contratto negli ultimi mesi con l'Unione Europea e con il Fondo monetario internazionale per evitare il collasso economico, hanno reso credibile agli occhi di Bruxelles l'impegno di Atene e in effetti il bilancio dello Stato ha preso una boccata di ossigeno.
Ma la situazione non è confortante sul piano sociale con disoccupazione alle stelle, consumi bloccati e qualità della vita in rapido peggioramento. La strada per cambiare rotta non è certo quella di svendere ai privati i "tesori di famiglia" (vedi alcune isole dell'arcipelago o pezzi di settori produttivi strategici) visto che porterebbe solo a successi effimeri, ma quella di una pianificazione attenta improntata alla sostenibilità in cui l'investimento nel settore ambientale potrebbe giocare un ruolo centrale nel richiamare anche gli investimenti internazionali.
Del resto la necessità di fare cassa va a braccetto con il doveroso miglioramento della qualità ambientale del Paese, uno dei fanalini di coda nel panorama europeo in questo settore. Ad esempio sebbene la Grecia sia uno tra i Paesi più ventosi e soleggiati del vecchio continente, l'energia eolica e solare prodotta sul territorio nazionale è solo il 4% del totale, mentre più del 60% dell'energia è ancora prodotta dalla combustione della lignite, una delle varietà più inquinanti di carbone.
Ma qualcosa nelle ultime settimane pare si stia muovendo. Già alla fine di luglio, il ministro dell'Ambiente aveva annunciato un importante piano di investimenti pubblico-privati per finanziare il comparto ambiente e le rinnovabili ed ora la notizia della disponibilità di 2,1 miliardi di euro per progetti nel settore della produzione di energia da fonti pulite. L'Autorità nazionale per l'energia, la Rae, ha annunciato di aver dato il via libera la scorsa settimana all'approvazione di diversi programmi di produzione di energia verde in tutta la nazione, per una capacità totale pari a 840 megawatt, e ha promesso anche di accelerare tutte le procedure di concessione per la realizzazione di ulteriori progetti. L'obiettivo del governo greco, nel medio periodo, è quello di arrivare a una produzione del 40% di energia pulita entro il 2020 e nell'immediato e breve periodo attrarre investimenti per cercare di risanare i conti dello Stato.
Nella foto gli antichi e caratteristici mulini a vento dell'altopiano di Lassithi (isola di Creta)