[27/09/2010] News

Futuri Raee: potrĂ  essere ancora utilizzato piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (Pbb) ed eteri di difenile polibromurato (Pbde)

LIVORNO. Nel 2003 l'Ue ha vietato l'uso di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (Pbb) ed eteri di difenile polibromurato (Pbde) nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) immesse sul mercato dopo il primo luglio 2006. Ha previsto, però anche delle esenzioni a tale divieto (elencate nell'apposito allegato della direttiva 2002/95/CE) - che periodicamente sono esaminate al fine di adeguarle al progresso scientifico e tecnico - proprio perché in alcuni casi non è possibile sostituirle con altre sostanze meno impattanti.

Sulla base del riesame l'Ue ha deciso di ammettere ancora l'utilizzo di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (Pbb) ed eteri di difenile polibromurato (Pbde), dato che la loro eliminazione nelle applicazioni specifiche è ancora impraticabile sotto il profilo scientifico o tecnico. Quindi - con decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di sabato - l'Ue modifica, l'allegato della direttiva sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Ammettendo che l'eliminazione o la sostituzione parziale dell'uso di mercurio è scientificamente o tecnicamente possibile, riduce il quantitativo di mercurio che può essere utilizzato in alcune applicazioni (ad esempio nelle lampade fluorescenti ad attacco singolo, in quelle lineari e non ad attacco doppio per usi generali, in quelle a catodo freddo e lampade fluorescenti con elettrodo esterno, in quelle a scarica a bassa pressione ecc...).

Per altri usi, invece autorizza l'uso di determinate sostanze, perché è tecnicamente impossibile riparare Aee con pezzi di ricambio diversi da quelli originali. Perciò e unicamente in tali casi, è autorizzato l'utilizzo di pezzi di ricambio contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente o eteri di difenile polibromurato.

Del resto lo scopo delle disposizioni UE (ossia quelle del 2003) è quello di ravvicinare le legislazioni degli Stati membri sulle restrizioni dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e a contribuire alla tutela della salute umana e al recupero e allo smaltimento ecologicamente corretto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Tenendo comunque conto della fattibilità tecnica ed economica, la maniera più efficace di garantire una riduzione significativa dei rischi per la salute e l'ambiente legati a queste sostanze è la sostituzione di queste sostanze nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche con materie sicure o più sicure. Dunque, imponendo una restrizione dell'uso di tali sostanze pericolose, probabilmente potrà aumentare la possibilità e la convenienza economica del riciclaggio di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). E probabilmente potrà diminuire l'impatto negativo anche sulla salute dei lavoratori degli impianti di riciclaggio.

 

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