[24/08/2009] News
LIVORNO. A quanto pare la Cina vuole smarcarsi dalla rigida opposizione indiana che sta facendo proseliti e oggi getta tutto il suo peso sulla bilancia dei colloqui (palesi e sotterranei) che precedono il summit mondiale sui cambiamenti climatici di Copenhagen a dicembre.
Sull'agenzia stampa ufficiale Xinhua interviene direttamente un vero e proprio pezzo da 90: Xie Zhenhua (Nella foto), responsabile della Cina per i negoziati mondiali sul cambiamento climatico che oggi dichiara: «La Cina farà del suo meglio e con la più grande sincerità per promuovere il successo di un meccanismo internazionale che limiti il riscaldamento del pianeta». Xie Zhenhua rappresenterà il governo di Pechino alla XV conferenza della Parti (Cop15) della Convenzione quadro dell'Onu per il cambiamento climatico (Unfccc), che si terrà a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre.
Oltre che a capo della delegazione di Pechino che sta seguendo passo passo la road map dei colloqui approvata a Bali, Xie è anche vice-ministro della Commissione di Stato per lo sviluppo e la riforma ed in questa veste è intervenuto al Comitato permanente dell'Assemblea popolare nazionale (il Parlamento cinese) per dare la linea del Partito comunista in materia: «La Cina continuerà i negoziati internazionali sul cambiamento climatico guardando all'alta responsabilità che incombe su di noi, per la sopravvivenza e lo sviluppo a lungo termine dell'umanità. La Cina aderirà alle direttive dell'Unfccc, al Protocollo di Kyoto adottato nel 1997 dalla comunità internazionale ed alla road map di Bali firmata nel 2007, per giocare un ruolo costruttivo nei negoziati. La Cina evidenzierà le proprie proposte durante questi negoziati multinazionali. I negoziati con i Paesi in via di sviluppo saranno rafforzati per salvaguardare i nostri interessi comuni. La Cina manterrà anche il suo dialogo con i Paesi sviluppati per rafforzare i punti comuni e ridurre le differenze».
Poi un avvertimento "di peso" agli uni ed agli altri e forse soprattutto ai concorrenti indiani ed americani: «La Cina si oppone fermamente ad ogni forma di protezionismo commerciale sotto il pretesto di lottare contro il cambiamento climatico». Sembra proprio che i cinesi vogliano vedere tutti i pezzi disposti sulla scacchiera di Copenhagen prima di fare la loro mossa, ma si mostrano disposti ad aprire e non ad arroccarsi come gli indiani.