
[12/10/2010] News toscana
FIRENZE. Luci e ombre per la Cia (Confederazione italiana agricoltura) Toscana sulle proposte della Regione per il bilancio 2011, presentate dal presidente Enrico Rossi al tavolo di concertazione. «Esprimiamo apprezzamento per alcune opzioni di fondo, preoccupazione per i possibili effetti dei tagli imposti dal Governo, netto dissenso sulla scelta di azzerare il sistema di supporto all'innovazione in agricoltura - ha sottolineato il presidente regionale Cia Giordano Pascucci -L'apprezzamento riguarda l'impegno al mantenimento della spesa per il welfare e per gli investimenti, lo sforzo di contenimento della spesa per la macchina regionale e gli obiettivi di recupero dell'evasione fiscale. Le preoccupazioni sono relative all'entità dei tagli che riguarderanno il settore agricolo, che potrebbero raggiungere i 29 milioni di euro, ed il settore dei trasporti locali, che rappresentano un servizio essenziale per le aree rurali. Chiediamo quindi di conoscere nel dettaglio dove questi tagli andranno a colpire, e chiediamo di essere partecipi delle scelte che saranno operate»
E poi c'è la questione Arsia, l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione nel settore agricolo forestale che verrà "tagliata" a partire dal 1 gennaio prossimo. La decisione della Regione non è piaciuta alle associazioni ambientaliste e nemmeno alla Cia «Una decisione grave - continua Pascucci - sia nel metodo in quanto assunta senza alcun confronto con il mondo agricolo; sia nel merito perché si azzera il sistema di promozione dell'innovazione esistente, senza fornire nessuna indicazione di come sarà riorganizzato il sistema per il futuro». L'agricoltura toscana, secondo la Cia, può superare la crisi solo puntando sull'innovazione, e la Regione Toscana non può far mancare il proprio sostegno ed il proprio impegno strategico proprio in questa direzione. La Cia Toscana sottolinea inoltre come nel documento preliminare la bilancio 2011, approvato dal Consiglio regionale, l'Arsia sia l'unico ente di cui si stabilisce la data di soppressione (si elimina il meglio in effetti e questo è strano).
Ribadisce il concetto anche Marco Failoni, responsabile sviluppo e territorio della Cia regionale «Siamo di fronte ad una esplicita volontà di smantellamento, non vediamo alcuna volontà costruttiva, né alcuna idea su come riordinare l'attività di trasferimento dell'innovazione. L'agricoltura toscana dal prossimo 1 gennaio e per un tempo indefinito rischia di trovarsi priva di qualsiasi riferimento nel campo del supporto all'innovazione. L'Arsia ha rappresentato in questi anni uno snodo fondamentale dell'attuazione di queste politiche, il cui livello di eccellenza è universalmente riconosciuto. I percorsi virtuosi realizzati dall'agricoltura toscana sui prodotti tipici, le agri-energie, l'agricoltura sociale, la multifunzionalità, l'agricoltura sostenibile ed Ogm free, non sarebbero stati immaginabili senza la presenza dell'Agenzia» ha concluso Failoni.