[19/10/2010] News
BRUXELLES. La Commissione europea sembra aver fatto oggi un passo indietro rispetto ai passati tentativi di aprire alla clonazione animale a scopi alimentari: ha annunciato che proporrà una sua sospensione temporanea. La Commissione prevede anche «Di sospendere temporaneamente l'utilizzo di animali d'allevamento clonati nonché la commercializzazione di alimenti da animali clonati. Tutte le misure temporanee saranno rivedute dopo cinque anni. È anche prevista la creazione di un sistema di tracciabilità per le importazioni di materiale produttivo per cloni, come sperma ed embrioni di cloni. Il sistema permetterà agli allevatori e all'industria di creare una base di dati per gli animali derivati da tale materiale riproduttivo».
Con la clonazione si crea la copia genetica di un organismo, cioè due organismi hanno esattamente lo stesso Dna. Il dibattito sulla clonazione a scopi alimentari è iniziato anni fa, quando embrioni clonati sono stati importati nell'Ue, ed ha avuto una fiammata quando gli Usa la hanno autorizzata. Secondo l'attuale regolamentazione dell'Ue solo alimenti prodotti da cloni sono considerati "nuovi prodotti alimentari" in quanto non sono prodotti secondo le tecniche di allevamento tradizionali. Quindi tali alimenti rientrano nell'ambito del regolamento sui nuovi prodotti alimentari, che è attualmente in discussione a livello Ue. «I nuovi prodotti alimentari sono gli alimenti e gli ingredienti alimentari che non sono stati utilizzati in modo significativo per il consumo umano nell'ambito dell'Unione europea prima del 15 maggio 1997»
Il commissario Ue per la salute e la politica dei consumatori, John Dalli, spiega che «La comunicazione adottata oggi è una risposta agli inviti del Parlamento europeo e degli Stati membri ad avviare una politica specifica dell'UE su questo punto sensibile. Ritengo che la sospensione temporanea costituisca una soluzione realistica e attuabile in risposta alle attuali preoccupazioni relative alla salute e al benessere. La proposta non sospenderà la clonazione per utilizzi diversi dall'alimentazione, come ad esempio la ricerca relativa alla conservazione di specie in via di estinzione o l'utilizzo di animali per la produzione di prodotti farmaceutici. Spero che con l'adozione di questa relazione il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione avanzeranno sulla proposta relativa ai nuovi prodotti alimentari che costituisce un importante contributo per la protezione dei consumatori e l'innovazione».
Nel settembre 2008 il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per il divieto totale della clonazione. Nel 2009, per ottenere una visione più ampia della questione, il Consiglio dell'Ue ha chiesto alla Commissione di presentare una relazione. Nel corso della sua audizione al Parlamento europeo all'inizio dell'anno, il commissario Dalli ha promesso che la relazione sarà presentata entro la fine del 2010.
Secondo la Commissione europea « l'insieme selettivo di misure, accompagnate da una clausola di riesame dopo cinque anni costituisce la migliore via da seguire per affrontare l'argomento. Queste misure rispondono alle preoccupazioni relative al benessere degli animali senza introdurre restrizioni superflue e ingiustificate».
La Comunicazione presenta una valutazione della tecnologia di clonazione per quanto riguarda la produzione degli alimenti ed esamina gli aspetti relativi alla clonazione alla luce dell'attuale quadro legislativo ma non nasconde una propensione per la clonazione: «Riconosce le sfide relative al benessere degli animali e tiene conto dell'elemento etico legato alla clonazione» scrive la Commissione, ma «Osserva inoltre che non vi sono riscontri scientifici che confermino le preoccupazioni relative alla sicurezza alimentare per quanto riguarda gli alimenti ottenuti da animali clonati o dalle loro progenie».
La Commissione di Barroso analizza la clonazione sia negli Stati membri che nei paesi terzi: «Nell'Ue le importazioni, la commercializzazione e l'utilizzo dei prodotti derivati da cloni sono attualmente coperti da una legislazione generale Ue. La Danimarca è l'unico Stato membro che ha deciso un divieto nazionale sull'utilizzo della clonazione di animali a scopi commerciali, mentre alcuni Paesi terzi stanno già utilizzando la clonazione per produrre animali da allevamento. La Commissione ha consultato le parti in causa, ha chiesto all'Efsa (duramente criticata proprio su questo punto dalle associazioni ambientaliste e animaliste, ndr) di aggiornare i dati scientifici e ha tenuto conto del parere del Gruppo europeo per l'etica».