[22/10/2010] News
FIRENZE. La drammatica situazione che si è venuta a creare nel napoletano intorno alla questione rifiuti, ha costretto il governo a convocare d'urgenza un vertice a Palazzo Chigi. Insieme al premier Silvio Berlusconi erano presenti i sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso, i ministri Roberto Maroni, Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna ed il governatore della Campania, Stefano Caldoro.
L'esecutivo pare aver scelto la linea della fermezza e conta di risolvere a breve la situazione: «prevediamo che in 10 giorni la situazione potrà tornare nella norma- ha dichiarato Berlusconi che poi ha rassicurato anche in merito alla salute dei cittadini campani in relazione alle discariche «Questa mattina il ministro della Salute, il dottor Fazio, ha svolto una relazione garantendo che in questo momento non ci sono preoccupazioni per la salute dei cittadini».
Siamo certi che i problemi di ordine pubblico verranno risolti e anche per stanchezza i cittadini più "facinorosi" (probabilmente non tutti residenti in quelle aree e interessati alla questione ambientale), si calmeranno. Ma per risolvere la questione dei rifiuti in quelle aree non basteranno 10 giorni e nemmeno 10 mesi.
La conferma viene dalle parole del sindaco Iervolino che ha riportato il dato sulla raccolta differenziata di Napoli (19%) come esempio di efficienza (alla faccia!), come poi se la raccolta differenziata da sola bastasse.
E dal governo si continua a vedere il bicchiere mezzo pieno: «il termovalorizzatore di Acerra sta funzionando perfettamente: ieri ha bruciato 1550 tonnellate di rifiuti, producendo energia elettrica sufficiente per illuminare diversi comuni- ha dichiarato il sottosegretario Guido Bertolaso. Secondo il capo della Protezione Civile «le cinque discariche in Campania hanno ancora una capienza notevole. Il problema non è di carattere strutturale per la mancanza di discariche. Con il decreto legge del maggio 2008 venne approvato la strategia per risolvere il problema dei rifiuti in Campania. Nel decreto erano indicate le località per le discariche secondo il criterio della provincializzazione. In questo contesto vi erano una serie di siti previsti. A Napoli abbiamo aperto due discariche quella di Chiaiano per Napoli e quella di Terzigno in località Cavasari realizzata con tutti i criteri della normativa europea. Oltre alle 5 discariche - ha concluso Bertolaso - ci sono altri siti che devono essere ancora aperti».
La linea "innovativa" del governo per affrontare il problema rifiuti in Campania pensiamo che continui a portare malcontento, se non ci sarà un approccio partecipativo diverso che coinvolga le istituzioni locali, partiti tutti e associazioni insieme alla parte sana della cittadinanza, per individuare soluzioni alternative di medio termine all'altezza di un territorio, che volente o nolente, è ubicato in Europa.
Intanto il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo ha raggiunto il suo obiettivo: «partiremo subito con il piano delle compensazioni ambientali e lo onoreremo perché lo abbiamo sottoscritto davanti alla popolazione campana. Abbiamo dato il via libera al piano di compensazioni ambientali che per Terzigno prevede opere per 14 milioni di euro (reti idriche, reti fognarie, bonifica e riqualificazione urbana) ma che prevede opere per tutti i comuni coinvolti da impianti. Il piano ha avuto battute d'arresto perché il Governo è intervenuto d'urgenza per la bonifica della discarica di Giuliano e i laghetti di Castel Volturno» ha concluso Prestigiacomo.