[25/10/2010] News
LIVORNO. I rappresentanti di 18 Paesi del Mediterraneo hanno firmato ad Atene (Italia, Grecia, Albania, Bulgaria, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Israele, Macedonia, Malta, Mauritania, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia, Turchia e Autorità Nazionale Palestinese) una dichiarazione comune per la creazione di una Mediterranean climate change initiative (Mcci) per accelerare l'attuazione di iniziative contro i cambiamenti climatici nella regione e nel mondo.
L'iniziativa è stata fortemente voluta del prtemier socialista greco George Papandreou, come preciso segnale dell'impegno di una delle aree più politicamente turbolente del pianeta della necessità di arrivare ad accordi alla conferenza Unfccc di Cancun. «Malgrado le divergenze - ha detto Papandreu - dobbiamo unire le nostre forze perché i cambiamenti climatici sono una questione di sopravvivenza per noi tutti», poi ha sottolineato che «L'evoluzione verso un'economia verde rappresenta un'opportunità per ravvivare l'economia nazionaler greca attualmente in preda ad una grave recessione».
Accanto a lui c'era il "nemico" turco, il premier islamico di Ankara Recep Tayyip Erdogan che ha spiegato che il «Piano d'azione di sviluppo turco sui cambiamenti climatici verso il 2012 ha permesso di accordare un'importanza particolare alle questioni della protezione ambientale», mentre Lawrence Gonzi, il primo ministro di Malta, un Paese che non eccelle certo in protezione e politiche ambientali, ha sottolineato «La grande importanza di lottare efficacemente contro i cambiamenti climatici già da oggi per evitare che si aggravino ancora smisuratamente in un prossimo futuro. Attualmente, la penuria d'acqua è legata all'industria turistica che rappresenta circa il 30% del Pil di Malta».
Si, perché è proprio l'acqua il problema del futuro che è già drammatica attualità nel conflitto israelo-palestinese che è anche conflitto per le risorse. Lo ha ricordato ad Atene il primo ministro dell'Autorità Nazionale della Palestina (che governa la Cisgiordania, essendo Gaza sotto il controllo del Governo di Hamas). «Io rappresento una piccola entità che si sforza di diventare un Paese . ha detto Salam Fayad - La penuria d'acqua in Palestina è legata all'occupazione. I palestinesi hanno accesso solo al 10% delle fonti d'acqua che condividono con Israele, però l'Autorità palestinese si sforza di promuovere l'utilizzo del'energia solare e di pianificare dei progetti in questo settore»
La dichiarazione comune sulla creazione della Mediterranean Climate Change Initiative approvata dai 18 Paesi recita: (...) «Ricordando l'annuncio inaugurale di una Mediterranean climate change initiative fatto dal primo ministro della Repubblica ellenica al 3° Mediterranean sustainable energy summit ad Atene il 18 e 19 maggio 2010, Tenendo in considerazione che dei Paesi partecipanti che sono anche Stati membri dell'Ue, si sono impegnati ad applicare la legislazione europea a tutte le politiche relative ai cambiamenti climatici, Riconoscendo che la regione del Mediterraneo è stata identificata dall'Intergovernmental panel on climate change (pcc), come particolarmente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico, Tenendo conto che molti di questi impatti, come l'aumento del rischio di siccità, il prolungamento della la stagione degli incendi, la riduzione della produttività delle colture, sono comuni in tutta la regione mediterranea.
Riconoscendo che, nonostante l'Accordo di Copenaghen, rimane da garantire un accordo internazionale giuridicamente vincolante sul cambiamento climatico, Riconoscendo che è essenziale che il Mediterraneo spinga per mandare avanti subito l'azione, condivida le migliori pratiche, le esperienze e gli strumenti per adattarsi ai cambiamenti già osservati e per cercare le soluzioni per ridurre le emissioni di gas serra,
Affermando che le opportunità di strategie comuni per uno sviluppo low carbon nel Mediterraneo dovrebbero essere perseguite, Notando che la regione mediterranea ha un potenziale ineguagliabile per diventare un importante hub di produzione di energia rinnovabile per i mercati nazionali ed esteri, Riconoscendo che questo potenziale implica l'aumento della capacità tecnica per sfruttare le risorse disponibili e la creazione di meccanismi di finanziamento, nonché di intensificare la collaborazione, incluso il settore delle interconnessioni di rete, che l'Unione per il Mediterraneo (Upm) ne è la promotrice attraverso il Mediterranean solar plan, Prendendo in considerazione questi progetti di energia rinnovabile su vasta scala, e che lo sviluppo e l'adattamento climatico ed altre soluzioni di mitigazione potrebbe portare nuove e significative opportunità per un " green economic boost" per il Mediterraneo, Constatando che il potenziale per la creazione di nuove imprese locali e posti di lavoro derivanti dalle misure rispetto alla domanda per città, edifici, trasporti, industria e turismo non sono state ancora pienamente esplorate, Riconoscendo che l'emergere di una voce forte e orientata all'azione del Mediterraneo contribuirà agli sforzi globali per combattere i cambiamenti climatici tramite il processo dell'United Nations framework convention on climate change (Unfccc) e che assicurerà anche che le questioni relative alle misure di adattamento e alle opportunità di sviluppo low carbon per la regione siano esaminate a livello internazionale,
Con la presente dichiarano congiuntamente l'avvio della "Mediterranean Climate Change Initiative".
La Mediterranean climate change initiative avrà lo scopo di contribuire all'emergere nel Mediterraneo di economie low carbon e efficienti in risorse e resilienti ai cambiamenti climatici e il suo obiettivo sarà quello di intraprendere il lavoro per lo sviluppo strategico di una politica in materia di adattamento al cambiamento climatico e per lo sviluppo low carbon rilevanti per l'intera regione mediterranea. L'iniziativa si prefigge di contribuire ad affrontare le sfide specifiche di fronte alla regione mediterranea. La Mediterranean climate change initiative intende sviluppare posizioni mediterranee convergenti sui cambiamenti climatici, dimostrando leadership e un forte impegno per l'azione nell'arena internazionale. I partecipanti prevedono che la Mediterranean climate change initiative sia un'iniziativa politica autonoma del Mediterraneo volta a rafforzare gli accordi internazionali e regionali, attraverso posizioni politiche comuni e azioni concrete, così come un'iniziativa basata su progetti che siano ammissibili per il branding Upm.
La Mediterranean climate change initiative mira a rafforzare la collaborazione per le sfide e le opportunità convergenti in tutto il Mediterraneo e ad una maggiore attenzione per l'attuazione di progetti dell'Upm nella regione del Mediterraneo. La Mediterranean climate change initiative collaborerà anche con altre iniziative nel Mediterraneo, per valorizzare il lavoro congiunto. Sia i partecipanti che sono equal partners della Mediterranean climate change initiative sia tutte le altre parti interessate nella regione possono eventualmente fare attività e diventare equal partners nella Mediterranean climate change iniziative».