[26/08/2009] News

Chiazze di idrocarburi investono la costa calabrese, dichiarato lo stato di emergenza

LIVORNO. Dopo Capri adesso è la volta della Calabria e del suo splendido ma fragilissimo mare.
Tre vaste chiazze di sostanza oleosa, presumibilmente prodotti petroliferi, stanno interessando in queste ore il tratto di costa jonica reggina compresa tra i Comuni di Locri, Siderno e Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria.

Immediatamente allertato dal dipartimento di prevenzione della locale Azienda sanitaria, il dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell'Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria), diretto Angelo Elio Fatta, ha attivato un'equipe di tecnici del gruppo di lavoro "Balneazione" del Laboratorio bionaturalistico, diretto da Angela Diano, per recarsi sui luoghi e prelevarne campioni al fine di analizzarne il contenuto. In base all'esito delle analisi, che saranno trasmesse ai Comuni interessati, i Sindaci valuteranno se emettere le opportune ordinanze di divieto di balneazione.

Poche ore dopo è arrivata anche la dichiarazione dello stato di emergenza locale da parte del comandante della Direzione marittima "Calabria - Basilicata" di Reggio Calabria, che ha stimato che l'inquinamento da idrocarburi aveva già raggiunto la costa per un'estensione di circa 10 miglia nautiche, concentrandosi in maniera considerevole sul territorio dei comuni di Locri, Siderno e Roccella Jonica. Altre macchie sono state individuate dai mezzi aeronavali della Guardia Costiera in prossimità di Riace. I

l capitano di vascello Virgilio Muriana ha assunto il coordinamento delle attività volte alla tempestiva rimozione della sostanze inquinanti, anche attraverso l'impiego di ulteriori battelli disinquinanti e con l'ausilio delle amministrazioni comunali e delle autorità locali. Per fronteggiare la situazione il ministero dell'Ambiente ha disposto l'impiego di due unità navali specializzate antinquinamento e il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera ha inviato in zona due pattugliatori e mezzi aerei.

E' stata inoltre costituita un'unità di crisi presso l'Ufficio marittimo di Roccella Jonica, composta da personale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, da funzionari della Prefettura di Reggio Calabria, dal titolare dell'Ufficio Circondariale marittimo di Roccella e dai sindaci dei comuni interessati. Personale del Comune di Locri e volontari sono già al lavoro sul tratto di arenile interessato per la rimozione meccanica del prodotto pesante (catrame) spiaggiatosi.

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