[29/10/2010] News
LIVORNO. Global environment facility (Gef), World Bank e Iucn hanno annunciate alla conferenza delle Parti della Convention on biological diversity (Co 10 Cbd) in corso a Nagoya l'avvio dell'iniziativa SOS - Save Our Species, dotata di un fondo di 10 milioni di dollari e hanno esortato le imprese a contribuire entro il 2015 alla messa in opera del più grande fondo mondiale per la conservazione delle specie.
In un comunicato comune Iucn, Banca mondiale e Gef spiegano che «Questa iniziativa ha l'obiettivo di bloccare il rischio di estinzione che corrono migliaia di specie animali e vegetali nel mondo. Alcune tra loro in effetti spariscono attualmente ad un ritmo mille volte superiore alla norma. Questa scomparsa di specie animali e vegetali nell'ambiente naturale mina le stesse fondamenta della sicurezza economica e del modo di vivere degli esseri umani. E' essenziale conservare la diversità biologica per preservare il benessere dell'umanità, assicurare uno sviluppo sostenibile e far retrocedere la povertà. Le specie sono la parte più visibile della biodiversità, sono le pietre dell'edificio. Ora, per citare qualche esempio, un mammifero su quattro, un uccello su otto, un anfibio su tre e una specie di coralli su tre, valutati in base alla loro inscrizione sulla Lista Rossa delle specie minacciate dell'Iucn, sono in pericolo di estinzione in natura».
Save Our Species si propone di dare una risposta mondiale alla sfida della perdita della biodiversità e punta a mobilitare il sostegno finanziario da parte delle imprese private che hanno una capacità riconosciuta su ascala internazionale in materia di salvaguardia della natura, ma anche a stimolare la cooperazione tra i Paesi che ospitano specie minacciate di estinzione.
Il presidente della Banca mondiale Robert B. Zoellick è stato molto attivo a Nagoya e ha spiuegato che «L'estinzione delle specie è un fenomeno planetario. Per combatterla, bisogna che tutto il mondo ne prenda coscienza, che degli sforzi mondiali vengano sviluppati e delle risorse mondiali investite. I nostri nuovi partner del settore privato danno l'esempio degli sforzi necessary per bloccare questa evoluzione critica e noi speriamo che I loro sforzi inciteranno alter società, fondazioni, volontari e Paesi ad unirsi a noi».
SOS finanzierà gratuitamente azioni di salvaguardia sul terreno, dando la priorità ad alcune specie minacciate ed ai loro habitat. «Questa iniziativa - assicura l'Iucn - formerà la rete chefino ad oggi è stata crudelmente disfatta: il coordinamento di numerosi interventi chiave. Darà anche alle imprese del settore privato un'occasione unica per partecipare direttamente alla salvaguardia dell'ambiente del pianeta e le aiuterà nei loro obiettivi in materia di sviluppo sostenibile».
Secondo la presidente del Gef, Monique Barbut, «Le specie minacciate sono come dei canarini nella miniera di carbone mondiale. Se riusciremo a rendergli la Terra abitabile, anche le nostre società prospereranno. Il settore privato è la maglia della catena mancante, ma il progetto SOS offre alle imprese l'occasione ideale di condurre un'azione determinante in questo settore perseguendo allo stesso tempo i loro obiettivi».
Duramnte la fase preparatoria SOS ha già sbloccato fondi urgenti per aiutare a salvare più di 30 specie, per esempio l'antilope asiatica Saiga o la salamandra selvatica della Cina. Inoltre grazie ai finanziamenti do SOS in Colombia è stata recentemente "scoperta" una nuova specie di rospo arlecchino Chocó.
La direttrice dell'Iucn, Julia Marton-Lefèvre, non si nasconde che «La situazione critica della biodiversità chiama ad una risposta urgente. E' precisamente quel che SOS tenterà di fare: mobilitare tutte le conoscenze, le esperienze e i finanziamenti necessari per fare in modo che la mionaccia che pesa sulle specie animali e vegetali selvatiche di tutto il mondo non si trasformi in tragedia. Sappiamo che la salvaguardia è efficace e che possediamo le conoscenze necessarie per mettere la fauna e la flora selvatiche al riparo dalla catastrofe e preservare i loro habitat. Il fondo SOS fornirà le risorse indispensabili per questo».
SOS fa delle specie n una nuova "moneta di scambio dando alle imprese la possibilità di partecipare direttamente (e con un forte ritorno di immagine) alla salvaguardia dell'ambiente naturale del pianeta e il Gef spiega il meccanismo: «La preservazione della biodiversità beneficierà delle risorse finanziarie e dell'ingegnosità delle imprese e delle grandi società. À sua volta, SOS aiuterà iol settore private a raggiungere I propri obiettivi di sviluppo sostenibile, rispondendo alle attese in aumento degli azionisti, dei clienti e dei lavoratori in material di ecologia». L'amministratore del Fondo SOS, Jean-Christophe Vié, direttore aggiunto del programma specie dell'Iucn, sottolinea che «Numerose società fanno appello a costosi servizi di celebrità per promuovere il loro marchio. Numerosi tra loro si sono anche serviti della natura come uno strumento gratuito di marketing. Noi offriamo loro la possibilità di restituire tutto quel che la natuira gli ha dato e continuerà a dargli, garantendogli che i loro investimenti porteranno i loro frutti. Siamo incantati nel vedere le prima reazioni entusiaste da parte delle imprese e speriamo c di essere all'alba di un radicale cambiamento di testa»
Infatti i finanziamenti cominciano già ad arrivare, a partire dal dono di un gigante dell'elettronica di consumo come la Nokia, primo fornitore della telefonia mobile al mondo leader planetario delle reti di telecomunicazione. Kirsi Sormunen, vice-presidente et direttrice del dipartimento sostenibilità della Nokia, spiega perché la multinazionale finlandese ha aderito al progetto: «il mondo del business ha un ruolo da giocare nella salvaguardia della ricchezza e della diversità della vita sulla terra. Il messaggio che lancia SOS - Save Our Species interpella ognuno di noi e Nokia è fiera di partecipare a questa importante iniziativa. Pensiamo che la tecnologia mobile possa aiutarci a ridurre la nostra impronta ecologica e giov care un ruolo essenziale, invitando la gente ad impegnarsi e sensibilizzandola sui pericoli che corrono la biodiversità e l'ecosistema, i due pilastri di tutta la vita sulla terra».
FILMATO
http://www.youtube.com/watch?v=i2XFpzVyePg