[02/11/2010] News toscana
PISA. L'Università di Pisa conferisce la laurea honoris causa in Ingegneria chimica a Gerhard Ertl (Nella foto), premio Nobel per la chimica nel 2007 Gli studi di Ertl hanno portato all'invenzione della marmitta catalitica e delle celle a combustibile e hanno contribuito a comprendere fenomeni come il buco nell'ozono.
Venerdì 5 novembre alle ore 11, nell'Aula magna nuova del Palazzo della Sapienza a Pisa, si terrà la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Ingegneria chimica a Gerhard Ertl, premio Nobel per la chimica nel 2007. Le celebrazioni saranno aperte dal saluto del rettore Massimo Mario Augello e dalla lettura delle motivazioni da parte del preside della facoltà di Ingegneria Pierangelo Terreni. A seguire, Mario Agostino Rocca, professore dell'Università di Genova, traccerà un profilo del professor Ertl e Severino Zanelli, docente di Ingegneria chimica all'Università di Pisa, terrà la laudatio. La cerimonia si chiuderà con la lectio magistralis di Gerhard Ertl dal titolo "Reactions at surfaces: from atoms to complexity". In occasione della visita pisana, il professor Ertl terrà anche una conferenza alla facoltà di Ingegneria, dal titolo "Catalysis by surfaces: from atoms to complexity". L'incontro, promosso dalla Commissione per le attività scientifiche e culturali della facoltà di Ingegneria, si terrà giovedì 4 novembre alle ore 17 nell'Aula Pacinotti, in Largo Lucio Lazzarino 1.
Nato a Stoccarda il 10 ottobre 1936, Ertl ha iniziato a studiare fisica all'Università di Stoccarda nel 1955 dove, dopo brevi permanenze alle università di Parigi e di Monaco, ha completato i suoi studi nel 1961. Nel 1963 il professor Ertl ha conseguito il dottorato di ricerca in "chimica fisica" presso la Technische Universität di Monaco, discutendo la tesi "Sulla cinetica dell'ossidazione catalitica dell'idrogeno su cristalli singoli di germanio". Dopo aver conseguito l'abilitazione all'insegnamento all'età di 31 anni, nel 1967 Ertl si è trasferito all'Università di Hannover dove ha ricoperto la cattedra di chimica fisica, divenendo anche direttore dell'Istituto di chimica, fisica ed elettronica.
Nel 1973 Ertl si è poi trasferito alla Ludwig Maximilians Universität di Monaco dove ha insegnato chimica fisica fino al 1985. In quel periodo ha tenuto corsi come ospite al Caltech a Pasadena, all'Università del Wisconsin e all'Università della California Santa Barbara. Nel 1985 è stato chiamato a dirigere il Fritz-Haber Institut a Berlino ed è diventato professore alla Technische Universität di Berlino e alla Freie Universität di Berlino, aggiungendo nel 1989, dopo la caduta del muro, anche l'incarico di professore alla Humboldt, divenendo così professore di chimica fisica in tutte e tre le università berlinesi. Dal 2004 Gerhard Ertl è professore emerito del Fritz-Haber Institut della Max Planck Society a Berlino. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti scientifici provenienti da organizzazioni scientifiche con sede in paesi di ogni continente.
Nel 2007 l'Accademia Reale Svedese delle Scienze gli ha conferito il premio Nobel per la chimica per i suoi studi sui processi chimici sulle superfici solide. In una nota, l'accademia svedese ha spiegato: «Sono studi importanti per l'industria chimica e ci possono aiutare a capire processi complessi come la trasformazione del ferro in ruggine, il funzionamento delle celle di carburante e come funziona il catalizzatore delle nostre auto». I suoi studi, in particolare, hanno portato all'invenzione della marmitta catalitica e delle celle a combustibile, nonché hanno contribuito a comprendere fenomeni come il buco nell'ozono.