[05/11/2010] News
LIVORNO. La terza conferenza sull'innovazione, indetta dalla presidente della Confederazione Elvetica Doris Leuthard, ha approvato i 50 provvedimenti e raccomandazioni proposti nel Masterplan Cleantech Svizzera, elaborato dai dipartimenti federali dell'economia (Dfe) e dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e della comunicazione (Datec). Il documento avanza proposte concrete per «Incrementare la competitività della piazza industriale svizzera mediante innovazioni nel settore cleantech» e contiene 28 provvedimenti a livello federale. Altre 22 raccomandazioni sono rivolte ai Cantoni, all'economia ed ai settori scientifici. «I provvedimenti, suddivisi in cinque campi di attività, interessano l'intera catena di creazione di valore, dalla ricerca fino al mercato, passando attraverso la regolamentazione e la formazione - spiega il Dfe - Se ne prevede l'attuazione nei prossimi anni ad opera di Confederazione, Cantoni, ambienti economici e scientifici. L'obiettivo è quello di posizionare in modo ottimale l'economia svizzera nel mercato globale delle tecnologie pulite e rispettose delle risorse. Il suddetto Masterplan, approvato oggi a Berna, sarà oggetto di un'ampia consultazione e dovrà essere accolto dal Consiglio federale nei primi mesi del 2011».
A margine della conferenza, 14 imprese svizzere hanno presentato, su invito della presidente della Confederazione, le loro innovazioni alla mostra "Cleantech made in Switzerland". Si tratta di progetti, prodotti e iniziative che secondo il Dfe «Illustrano in maniera esemplare come dalla ricerca scaturiscano nuove tecnologie e come queste vengano poi sviluppate e trasformate in prodotti e servizi commerciabili. Di fronte ai prodotti esposti, la presidente Leuthard si è detta «Impressionata e nel contempo fiduciosa che la Svizzera possa ben presto rivestire di nuovo un ruolo di spicco nel campo delle innovazioni cleantech» e al termine della conferenza sull'innovazione ha ribadito in una conferenza stampa «La volontà del Consiglio federale di inserire nell'agenda politica a titolo permanente la promozione dell'efficienza delle risorse e delle tecnologie pulite. Il Masterplan sarebbe un primo passo in questa direzione».
Il Masterplan Cleantech costituisce una parte della nota di discussione "economia verde" approvata dal Consiglio federale svizzero a metà ottobre. Con questo impegnativo documento il governo federale di Berna «Intende ridurre il consumo di risorse della Svizzera e, nel contempo, rafforzare l'industria nazionale soprattutto nel settore cleantech». Oltre al cleantech, un altro caposaldo dell'economia verde «E' costituito dall'attenzione che il Consiglio federale pone sull'ecologia, anche in campo fiscale, al fine di rafforzare gli incentivi per un utilizzo parsimonioso delle risorse e promuovere la messa a disposizione di informazioni sullo sfruttamento ambientale nell'ambito del consumo e della produzione».
Il Dfe sottolinea che «Le cerchie interessate dell'economia, della politica e degli ambienti scientifici sono ora chiamati a esprimersi sul Masterplan nell'ambito di una procedura di consultazione che si concluderà a fine febbraio 2011. Successivamente, il Masterplan dovrà essere approvato dal Consiglio federale. L'attuazione dei provvedimenti richiederà diversi anni e dovrà essere accompagnata da un processo di monitoraggio. Il Consiglio federale sarà informato a cadenza quadriennale sui risultati».
Il Masterplan Cleantech svizzero si basa su una "visione": «La Svizzera riduce il suo consumo di risorse ad un livello sopportabile per la natura (impronta ecologica). In quanto polo economico ed innovatore, raggiunge il gruppo di testa nel settore dei cleantech e da così degli impulsi in tutto il mondo in materia di efficacia e risparmio delle risorse», e su quattro obiettivi:
Obiettivo 1: Diventare leader nella ricerca cleantech. Entro il 2020, la base del know-how cleantech svizzero è consolidata nella ricerca ed in alcuni settori parziali o competenze cleantech e si innalza al rango di leader.
Obiettivo 2 : Realizzare dei progressi considerevoli nel trasferimento dio conoscenze e tecnologie. Entro il 2020, la ricerca, il trasferimento di know-how e di tecnologie, così come la formazione, beneficiano di condizioni generali nettamente ottimizzate che favoriscono un alto livello di innovazione nel settore dei cleantech, in modo che le imprese svizzere possano utilizzare efficacemente il know-how delle "hautes écoles" per le loro innovazioni legate ai cleantech.
Obiettivo 3: Diventare leader nella produzione dei cleantech: Entro il 2020, le tecnologie che preservano le risorse per i processi ed i prodotti nei settori dell'ambiente e dell'energia sono sviluppai, richiesti ed utilizzati in maniere crescente.
Obiettivo 4: Fare dei cleantech un simbolo della qualità svizzera. Entro il 2020, la Svizzera è percepita come un luogo di produzione ed esportazione leader a livello internazionale nel settore dei prodotti e servizi cleantech. La qualità svizzera e il "tipicamente svizzero" (swissness) vanno così di pari passo con i cleantech.
Il documento approvato spiega che «Il Masterplan Cleantech verrà attuato e sviluppato nel corso dei prossimi anni. In un primo tempo, gli ambienti interessati verranno consultati. In seguito i risultati della consultazione saranno valutati prima di essere sottoposti al Consiglio Federalel. Il Masterplan è concepito come base per la messa in opera nei diversi settori politici. Il monitoraggio cleantech deve permettere di controllare periodicamente i progressi».