[05/11/2010] News toscana
FIRENZE. «Il reiterato accanimento contro il trasporto pubblico locale mette ancora una volta a rischio i servizi per i cittadini, con conseguenze drammatiche anche per la viabilità e la vivibilità delle nostre città». Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente Confservizi Cispel Toscana (l'associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) e Anav Toscana (l'associazione delle Imprese private di trasporto di persone su gomma) hanno commentato l'approvazione avvenuta ieri in Commissione Bilancio della Camera dell'emendamento al disegno di legge di stabilità (comma 5 dell'articolo unico) che cancella la possibilità per le Regioni di utilizzare i Fondi FAS nel 2011, per compensare i tagli al trasporto pubblico regionale derivanti dalla manovra nazionale.
Con l'approvazione della Finanziaria regionale, la Regione Toscana aveva deciso di tamponare l'effetto drammatico prodotto dai tagli al trasporto pubblico locale con l'utilizzo dei Fondi Europei, denominati FAS, realizzando così un contenimento del taglio pari a 130 milioni di euro.
«Questa notizia - hanno aggiunto De Girolamo e Anav Toscana - giunge proprio mentre si stavano definendo bacino per bacino i servizi da ridefinire a partire dal 1 gennaio 2011 alla luce del taglio che, tra ferro e gomma, in Toscana era stimato in 31 milioni. In questo modo, se l'emendamento troverà conferma nel testo definitivo della legge di stabilità, diventa impraticabile la soluzione trovata in Toscana per mantenere un relativo equilibrio nel finanziamento del trasporto pubblico locale, e si riapre uno scenario drammatico di tracollo del servizio di trasporto su gomma nella nostra regione a partire dal 1 gennaio 2011».
«Nel denunciare questa scelta irresponsabile - concludono Confservizi Cispel Toscana e Anav Toscana - chiediamo alla Regione Toscana, ai parlamentari toscani e alle associazioni di rappresentanza di comuni e province di attivarsi per avere rassicurazione sulla tempestiva modifica di questa decisione, ripristinando nella legge di stabilità la possibilità di utilizzo dei FAS o individuando altre voci di finanziamento per il trasporto pubblico locale».