[08/11/2010] News

Nucleare Usa: a caccia di conigli (e cacca) radioattivi ad Hanford

LIVORNO. Il 5 novembre il dipartimento della salute pubblica dello Stato di Washington ha confermato che è in corso un'operazione di ricerca di escrementi di coniglio contaminati dopo la cattura di un coniglio radioattivo a nord di Richland, dove sorge il tristemente noto sito nucleare di Hanford.

La vicenda è stata resa nota dal ben informato quotidiano di Kennewick "Tri-City Herald", secondo il quale il coniglio, gravemente contaminato da cesio radioattivo, ha fatto scattare l'allarme tra le autorità perché è stato catturato in un'area dove gli animali radioattivi potrebbero entrare in contatto con la popolazione.

Earl Fordham, direttore regionale dell'Office of radiation protection, ha spiegato ai media che «Con l'investigazione condotta giovedì, le autorità sanitarie sono in grado di affermare che nessun escremento contaminato è stato individuato in aree accessibili al pubblico».

Secondo il Washington Closure Hanford, un contractor incaricato di bonificare il sito nucleare, «La contaminazione proviene probabilmente da un edificio (327 Building, ndr) destinato a testare i materiali altamente radioattivi utilizzati nel quadro della produzione di armi nucleari», un edificio che era stato demolito un mese fa. Il coniglio atomico avrebbe ingerito dell'acqua sparsa durante la demolizione». I rifiuti liquidi contenenti sali radioattivi sono stati sversati nel terreno vicino ad Hanford durante la Guerra fredda, quando l'area era il cuore della sperimentazione nucleare statunitense e fino al 1980 ha prodotto circa i due terzi del plutonio utilizzato per fabbricare armi nucleari. I conigli ed altri animali vengono attirati dai sali e hanno disseminano feci radioattive in un raggio di 35 milioni di m2 prima che le discariche nucleari venissero chiuse nel 1969 per allontanare questi animali. Hanford è attualmente il sito più radioattivo degli Usa e costituisce il principale impegno per la bonifica del nucleare, uno sforzo che è già costato decine di miliardi di dollari ed è destinato a continuare per decenni. La  Closure Hanford assicura di aver trovato la cacca radioattiva di coniglio solo a fine ottobre in un'area chiusa al pubblico. Una ricostruzione che non quadra con quanto rivelato in precedenza dalla stampa. Nel 2009 nel sito sono stati ritrovati 33 campioni (animali o escrementi) contaminati. Il coniglio preso in trappola nella 300 Area, una delle più vicine alle zone abitate, è stato ucciso e smaltito come rifiuto radioattivo, quello che si teme è che un cane possa predare un coniglio e portarlo in un centro abitato oppure che lo stesso roditore depositi i suoi escrementi radioattivi vicino alle case.  Già il 14 ottobre 2009 (cioè un anno prima di quel che ammette la Washington Closure Hanford)  Matthew L. Wald sul The New York Times scriveva: «AscoltaTutto ciò che salta, scava, nuota e striscia in prossimità di un impianto di armi nucleari può essere in grado di innescare un contatore Geiger. E all'Hanford nuclear reservation, uno dei più sporchi di tutti, i loro escrementi da soli potrebbe essere sufficienti per far scattare gli allarmi». Nel 2009 per almeno una settimana la CH2M Hill ha  mappato le feci dei  conigli radioattivi con rilevatori montati su un elicottero in volo a 50 piedi sopra il desert scrub. Un computer di bordo ha utilizzato il Gps per registrare ciascuna località, per dar modo agli addetti di raccogliere la cacca e smaltirla come scorie radioattive. I voli in elicottero, che hanno mappato 13,7 miglia quadrate, sono stati pagati con 300.000 dollari dei famosi stimoli federali di Obama, ed hanno interessato un'area che non era mai stata interessata per fabbricare le bombe atomiche ma dove fanno le tane i conigli che prima avevano le loro gallerie in siti contaminati. I roditori portano così a spasso e disseminano con le feci stronzio e cesio, che emettono raggi gamma. Anche questi strani voli alla ricerca di escrementi radioattivi sarebbero passati sotto silenzio se non se ne fosse accorto il The Herald Tri-City, ma allora si disse che i conigli non erano un problema perché l'area contaminata era stata completamente ricoperta di cemento. Il problema è che non sono solo i conigli ad essere i vettori biologici di possibili contaminazioni nucleari, ci sono anche i topi e entrambi i roditori sono le prede di tassi e coyote e i ricercatori hanno anche trovato tracce di materiale radioattivo nei pesci del vicino fiume Columbia. Ma gli escrementi radioattivi più diffusi sembrano quelli dei conigli.

Il monitoraggio effettuato ad Hanford dal 1947 al 2009 su uccelli acquatici e roditori ha registrato circa 5.400 episodi di contaminazione e la  "biological intrusion" non riguarda solo gli animali, ci sono piante che hanno radici abbastanza profonde per tirare su materiale radioattivo e poi immetterlo nella catena della vita. Intano ad Hanford la Washington Closure sta tentando di tenere i conigli all'interno del perimetro di sicurezza innalzando recinzioni e rimuovendo la vegetazione di cui si cibano ed ha spruzzato urina di volpe intorno al 327 Building perché i conigli non ci facciano tane e gallerie. I potenziali punti di contaminazione sono stati ricoperti di calcestruzzo e di lastre di acciaio.

Recentemente molti nidi di vespe radioattivi sono stati trovati sparsi in sei acri vicino all'H Reactor nel settore nord Hanford ed è stato asportato il terreno fino ad un piede di profondità per rimuovere i nidi. Le vespe dal 2003 utilizzavano il fango prodotto dell'acqua utilizzata per abbattere le polveri durante la demolizione di un bacino adiacente al reattore. Nel 1996, un topo contaminato era arrivato nel centro di Hanford. Due anni dopo, zanzare e mosche sono state sospettate di diffondere radioattività dopo aver mangiato i fiuti lasciati dai lavoratori dell'impianto nucleare, cosa che ha costretto a tirare fuori 35 tonnellate di spazzatura dalla discarica Richland per riportale ad Hanford.

La caccia alle cacche di coniglio radioattivo è stata definita da Marylia Kelley, direttore esecutivo del Tri-Valley communities against a radioactive environment, «Un modo buffo di fare una cosa malata. Hanford non è l'unico sito con un reattore nucleare che suscita preoccupazione per la diffusione di contaminazione attraverso gli animali. Per esempio, bisognerebbe interessarsi anche del Lawrence Livemore nuclear laboratory in California. La priorità è quella di salvare specie minacciate di estinzione come la salamandra tigre della California e la rana red-legged e tenerle fuori dalle aree contaminate. In questo sito la contaminazione è stata un po' più difficili da tracciare, perché è soprattutto da plutonio, la cui emissione principale è di particelle alfa che viaggiano solo a pochi centimetri nell'aria, a differenza dei raggi gamma emessi da cesio e stronzio ad Hanford».

Gli ambientalisti sono preoccupati anche per le radiazioni nel sito nucleare di Savannah River, in South Carolina, dove i cacciatori locali ogni anno partecipano ad una "lotteria" che permette loro di entrare nell'area nucleare a cacciare i cervi. Robert Alvarez, un esperto ambientale ed ex funzionario del Dipartimento dell'energia Usa, spiegava al New York Times come funziona la cosa: «Tutti gli animali catturati sono registrati e portati alla nostra stazione di controllo, dove vengono monitorati per il cesio-137», spiega il sito web della Savannah River,  «Se trovano qualcosa che è oltre il limite - dice Alvarez - viene tolta quella parte della carcassa e si permettere al ragazzo di andarsene allegramente con tutto il resto». Eppure negli anni '80, i ricercatori hanno trovato tartarughe contaminate da materiali radioattivi in un allevamento di maiali vicino alla centrale di Savannah River, facendo pensare che gli animali selvatici potrebbero trasportare la radioattività nella catena alimentare umana.

Gli animali però vengono anche utilizzati come sensori biologici per registrare la contaminazione radioattiva: l'Envirnomental protection agency Usa sta utilizzando le api in 5 siti, compreso Handford, per mappare la presenza di materiali radioattivi e metalli pesanti. Si posiziona un alveare in un sito contaminato e si misura il contenuto radioattivo di quello che le api portano indietro nel miele o nella cera, ma l'Epa spiega che «Il campione biologico più interessante sono le api stesse».

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