[10/11/2010] News
LIVORNO. La Commissione europea ha elaborato il questionario per la trasmissione delle informazioni sulle emissioni di composti organici volatili dovute all'uso di solventi organici in talune attività e in taluni impianti nel periodo 2011-2013.
Gli Stati membri dovranno utilizzare il questionario (contenuto nella decisione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi) ai fini della formulazione della relazione sull'attuazione della direttiva sulla limitazione delle emissioni di composti organici volatili dovute all'uso di solventi organici in talune attività e in taluni impianti nel periodo 2011-2013 (la numero 13 del 1999).
E' la stessa direttiva che prevede la presentazione di una relazione da parte degli Stati alla Commissione basata sulle informazioni relative agli ultimi tre anni di riferimento.
In pratica gli Stati dovranno fornire una serie di informazioni (appunto quelle elaborate dalla Commissione) per quanto riguarda l'applicazione della direttiva.
Dopo una descrizione generale sulle modifiche significative - inerenti alla direttiva 1999/13/CE - apportate alla normativa nazionale durante il periodo cui si riferisce la relazione, gli Stati dovranno indicare il numero degli impianti interessati dalla direttiva nel proprio territorio, quello dei nuovi impianti registrati o autorizzati nel periodo a cui si riferisce la relazione e quelli che hanno subito modifiche sostanziali, registrati o autorizzati sempre nel periodo a cui si riferisce la relazione.
Dovranno poi indicare in che modo sono resi pubblici l'elenco degli impianti autorizzati e registrati e i risultati dei controlli delle emissioni. E qualora queste informazioni siano rese accessibili via internet, indicare l'Url. In caso contrario, indicare a chi rivolgersi per ottenere le informazioni.
Per ciascuna delle attività elencate nella direttiva (ossia rivestimento adesivo, attività di rivestimento, verniciatura in continuo di metalli (coil coating), pulitura a secco, fabbricazione di calzature, fabbricazione di preparati per rivestimenti, vernici, inchiostri e adesivi, fabbricazione di prodotti farmaceutici, stampa, conversione di gomma, pulizia di superficie, estrazione di olio vegetale e grasso animale e attività di raffinazione di olio vegetale, finitura di veicoli, rivestimento di filo per avvolgimento, impregnazione del legno e stratificazione di legno e plastica) gli Stati dovranno indicare quali sostanze o miscele con un tenore di composti organici volatili classificati come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione sono ancora utilizzate al 31 dicembre 2013. E potranno elencare anche le sostanze che sono impiegate in sostituzione delle sostanze e miscele suddette.
Inoltre gli Stati dovranno indicare il numero di impianti che nel 2012 sono oggetto di controllo continuo, il numero di operatori per i quali sono state accertate violazioni delle disposizioni della direttiva e perché i dati non sono stati comunicati oppure non erano sufficienti per consentire alle autorità competenti di verificare la conformità.
Naturalmente gli Stati dovranno specificare il quantitativo in tonnellate di composti organici volatili (Cov) emessi nel 2012 e precisare se la cifra indicata si basa su dati misurati, calcolati e stimati.
Del resto la direttiva del 1999, si pone come finalità quella di prevenire o a ridurre gli effetti diretti e indiretti delle emissioni di composti organici volatili nell'ambiente, principalmente nell'aria, e i rischi potenziali per la salute umana mediante misure e procedure da attuare.
L'uso di solventi organici in talune attività e in taluni impianti, infatti, può provocare effetti nocivi er la sanità pubblica e contribuisce alla formazione di ossidanti fotochimici nello strato limite della troposfera che causano danni alle risorse naturali, di estrema importanza ambientale ed economica, e, in talune condizioni di esposizione, hanno effetti nocivi per la salute umana.