[11/11/2010] News
PISA. Stando alle cronache di questo periodo parlare di rilancio dei parchi può suonare velleitario e contraddittorio. Da una parte, infatti, si è costretti a compiacersi del fatto che disperatamente si sta cercando di salvare dai tagli di Tremonti qualche milione per i parchi nazionali che altrimenti rischiano di chiudere, mentre degli altri che pure non se la spassano quasi non si parla se non nelle cronache locali.
Dall'altra parte però e in ragione proprio di questa sconfortante situazione in cui tutto sembra affidarsi alla sorte di qualche emendamento appare sempre più evidente, almeno a chi sa guardare oltre la punta del proprio naso, che senza un rilancio vero dei parchi dopo quanto è accaduto e sta accadendo negli ultimi anni con qualche litigio in consiglio dei ministri non si andrà lontani.
Muovendo da questa convinzione e dalla consapevolezza che per i parchi -ma le stesse considerazioni si possono fare per il suolo e i bacini idrografici- non può bastare una pur necessaria gestione ‘sindacale' della partita: lo scorso 13 ottobre in San Rossore ci siamo dati appuntamento un gruppo di persone -veterani e giovani- impegnati da tempo con la Collana editoriale dell'ETS sulle aree naturali protette che aveva già promosso qualche anno fa con la rivista Toscanaparchi Parcolibri alla Leopolda di Pisa ed è impegnato in alcuni centri studi sui parchi da quello europeo del Politecnico di Torino a quello sulle aree protette fluviali di Montemarcello-Magra e ora anche in quello di San Rossore istituito tra Federparchi e la regione Toscana.
Le iniziative editoriali in particolare hanno consentito di coinvolgere con risultati importanti e per molti aspetti unici nel panorama nazionale personalità di grande prestigio e autorevolezza dall'Accademia dei Lincei, del CNR, dell'ISPRA, alle Università di Torino, dell'Aquila, di Camerino, di Roma, di Bari, di Cosenza, di Siena, Firenze, Pisa e amministratori e giovani tecnici impegnati nei parchi. La novità più interessante e significativa sta proprio in questa combinazione e incontro piuttosto raro in un panorama che troppo spesso vede ancora separato il mondo delle istituzioni -e i parchi lo sono- e quello della ricerca.
L'incontro si è concluso con l'impegno a predisporre un documento che il prossimo 6 dicembre vareremo in via definitiva e che sarà alla base di un incontro nazionale che ai primi del nuovo anno faremo a Firenze.
La crisi dei parchi ma anche delle altre politiche ambientali e del territorio è innanzitutto crisi culturale, caduta di valori sopraffatti da politiche del fare... scempi e provocare crolli e frane da cui emerge una profonda crisi istituzionale che le chiacchere sul federalismo non possono più nascondere.
Ecco la nostra ambizione e speriamo non presunzione, è quella di riaccendere qualche faro che si è spento e solo per i tagli di Tremonti.