[11/11/2010] News
LIVORNO. Con uno scambio di note di ratifica il primo ministro laburista australiano Julia Gillard e il presidente russo Dmitri Medvedev (Nella foto) hanno dato il via ad un accordo bilaterale di cooperazione nucleare tra i due Paesi. In base all'accordo, l'Australia può ora iniziare la fornitura di uranio per alimentare i reattori nucleari della Russia.
Per scambiarsi gli anelli di questo matrimonio nucleare i due leader hanno approfittato di vertice prima dell'inizio del G20 Seoul, in Corea del Sud.
Medvedev, riconoscendo l'inusuale procedura utilizzata per l'accordo, ha detto che «Per aprire una pagina nuova nelle nostre relazioni, oggi è una buona occasione per lo scambio degli strumenti di ratifica dell'accordo, che è stato precedentemente concordato e accettato. Gli sharing agreements, forse non sono una pratica del tutto riconosciuta, soprattutto a Seoul, ma sembra bella»
La Gillard dovrà spiegare questa procedura velocizzata ai suoi alleati Verdi a Canberra e forse per questo mette le mani avanti: «Lo scambio delle note di ratifica porta il nostro rapporto ad un nuovo livello. L'accordo aiuterà la Russia a rispettare i suoi bisogni di energia in espansione mentre cerca di ridurre le proprie emissioni di gas serra attraverso la diversificazione delle fonti di energia e l'uscita dalla dipendenza dalle fonti combustibili fossili. Aumenteranno le opportunità di esportazione e per creare posti di lavoro per i fornitori di uranio in Australia e consolideremo la posizione dell'Australia come fornitore affidabile di risorse energetiche. La proposta di accordo sulle relazioni bilaterali nucleari dell'Australia con la Russia é in linea con gli accordi in essere con altri Paesi, compresi Stati Uniti, Cina, Giappone e Sud Corea».
La premier laburista ratifica così la bozza di accordo sottoscritta a Sydney nel settembre 2007 dall'allora premier conservatore australiano John Howard e dal premier russo Vladimir Putin e poi ratificato dal Consiglio della federazione della Russia il 23 giugno 2010. Medvedev aveva firmato la ratifica della legge il primo luglio 2010.
Il precedente accordo firmato nel 1990, prevedeva che l'uranio australiano potesse essere processato in Russia (allora Unione Sovietica) solo nell'interesse di Paesi terzi. Il nuovo accordo invece prevede che i materiali nucleari scambiati tra Australia e Russia possono essere utilizzati esclusivamente a fini pacifici e per scopi "non militari". Tradotto in dollari australiani e rubli l'uranio dell'isola continente servirà a tenere accesi i reattori nucleari, pre e post Chernobyl, dello stato-mercato energetico russo.