
[11/11/2010] News
FIRENZE. Placata la furia delle acque almeno in Veneto (al sud qualche precipitazione ancora persiste) si incominciano a fare i conti del disastro. Le prime stime sono della Coldiretti e riguardano la zootecnia: oltre centomila tacchini, ventimila polli, cinquemila conigli e centinaia di maiali e mucche, per un totale di circa 150mila animali, sono morti annegati a causa dell`alluvione e degli allagamenti che hanno colpito principalmente le aree comprese nelle province di Padova, Vicenza e Verona. Ma "danni collaterali" si registrano anche tra gli animali rimasti vivi: ad esempio le mucche da latte stressate dall'abbandono delle stalle e dal caos, hanno ridotto la produzione fino al 30%.
«Ma ora - evidenzia la Coldiretti - resta grave il problema dell`alimentazione del bestiame con i foraggi che sono stati nella quasi totalità distrutti dall`acqua». In ogni modo anche attraverso iniziative di solidarietà tra agricoltori, in tutta l'area ci si sta dando fare per tornare al più presto alla normalità. E proprio sugli "inderogabili doveri di solidarietà" previsti dalla Costituzione è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (Nella foto) in visita in Veneto dove ha incontrato i sindaci dei comuni alluvionati.
Il Capo dello Stato ha poi aggiunto: «Mi sono impegnato a rappresentare la situazione e i problemi che i sindaci mi hanno esposto dando prova di avere fatto sforzi straordinari davanti all'emergenza. Io non posso sostituirmi a chi deve dare le risposte avendo competenze e responsabilità». Napolitano in questi giorni ha espresso in modo sintetico posizioni quanto mai illuminate sul governo del territorio. Speriamo che il frastuono e le incertezze del momento politico non le facciano cadere nel vuoto.