[15/11/2010] News toscana

Isi (ex Electrolux): tra scioperi, tavoli aperti, incontri al Ministero i lavoratori restano in mezzo al guado

FIRENZE. La vicenda Isi ex Electrolux non trova soluzione e i lavoratori continuano ad essere lasciati in mezzo al guado, senza prospettive e senza lo stipendio di ottobre che non è stato pagato. I fatti degli ultimi giorni tra l'altro hanno fatto ulteriormente aumentare la preoccupazione. Venerdì scorso è stata proclamata un'ora di sciopero in cui i lavoratori hanno richiamato l'azienda al rispetto degli impegni sottoscritti in merito al pagamento degli stipendi, al rilancio delle attività produttive e inoltre hanno lanciato un messaggio alle istituzioni invitate a fare chiarezza su quanto sta avvenendo dentro il complicato assetto societario, sulla solidità finanziaria annunciata e soprattutto sulla capacità di portare avanti il processo di reindustrializzazione da parte dell'Isi. Sabato si è tenuto poi l'incontro promosso dalla Regione Toscana (assessorato alle Attività produttive) a cui erano presenti la provincia di Firenze, il comune di Scandicci, Fidi Toscana, la Sg Green Power e l'Ad per l'Isi.

E sono proprio le indiscrezioni sugli esiti di questo incontro ad allarmare Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale «apprendiamo che al tavolo regionale Sg Green Power e l'Ad per la Isi, pressati dalla forte iniziativa sindacale, dalla mobilitazione dei lavoratori e dai solleciti istituzionali hanno annunciato la decisione di andarsene cedendo le quote a nuovi soggetti imprenditoriali che apprendiamo essere il consorzio Tebe del gruppo Bassilichi e Gattorno. Le note specificano che nonostante il terzo cambio di proprietà in meno di due anni (prima con Energia Futura holding, che faceva capo al fondo americano Mercatech, poi con Green Power falliti per mancanza di risorse finanziarie adeguate) il progetto industriale resta sempre il fotovoltaico. Mercoledì 17 novembre poi sono previsti due incontri in Regione Toscana il primo tra le Amministrazioni locali e Fiom, Fim, Uilm, e Rsu Isi, il secondo sempre tra le organizzazioni sindacali Fidi Toscana ed i gruppi industriali che si propongono di entrare nella società, per illustrare le volontà e gli obiettivi di rilancio dell'azienda. Infine, è in programma un incontro a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico».

In questo quadro il gruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale chiede al presidente della provincia di Firenze e all'assessore competente «di riferire dettagliatamente sugli esiti dei tavoli aperti in merito al futuro di Isi, ai nuovi assetti societari e sullo stato dei finanziamenti, al piano industriale e soprattutto a quando il reingresso dei lavoratori in produzione. Inoltre chiede di sapere gli impegni assunti dalla proprietà in merito alla corresponsione dei salari e le iniziative che la provincia di Firenze intende attivare nelle misure di sostegno ai salari e redditi dei lavoratori provati dal lungo periodo di cassa integrazione».

Anche il gruppo Pdl presenterà in Consiglio provinciale una mozione su questa delicata vertenza.

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