[16/11/2010] News
LIVORNO. Harvey Wasserman, autore di "Solartopia! Our Green-Powered Earth", scrive sul The Huffington Post che «La Nuclear regulatory commission Usa ha messo in chiaro che le licenze dei 104 reattori di energia nucleare non sono incidenti in attesa di succedere. Sono incidenti in progress. Le proposte di costruire una "new generation" di reattori non sono solo truffe: comprendono un piano prevedibile per la bancarotta nazionale permanente».
Il 10 novembre la Nrc ha consegnato una "stunning reprimand", più o meno una nota di biasimo, alla Westinghouse, acquisita dai giapponesi, che vuole costruire nuovi reattori atomici negli Usa e in tutto il mondo. La commissione nucleare statunitense ha fortemente criticato il "containment design" di un nuovo reattore AP1000 perché il progetto non conteneva un'analisi realistica sulla capacità dell'impianto di resistere ad un jet crash. Un tema diventato molto delicato negli Usa dopo lo schianto terroristico di 3 aerei di linea sulle torri gemelle a New York e sul Pentagono.
Wasserman spiega che un Rnc rule introdotto nel 2009 richiede che l'intero impianto di raffreddamento del combustibile e il contenimento ed il raffreddamento del nocciolo dei nuovi reattori devono essere in grado di sopportare l'impatto di un aereo passeggeri di grandi dimensioni. Il fallimento progettuale della Westinghouse equivarrebbe quindi ad una violazione di un obbligo di legge.
E' un bel problema per il sofferto rinascimento nucleare Usa, visto che i nuovi reattori AP1000 vengono proposti in numerosi siti, tra i quali quello di Vogtle in Georgia, che ha ricevuto 8,33 miliardi dollari in oprestiti di garanzia dall'amministrazione Obama. A Vogtle sono già in attività due reattori e questo sarebbe il terz. Insomma i prestiti ci sono, ma l'approvazione finale no. Un impianto AP1000 è in costruzione in Cina, ma le stesse preoccupazioni su questo nuovo reattore (così come per l'Epr francese) sono state sollevate dall'autorità di regolamentazione del nucleare della Gran Bretagna.
La cosa operò (ed evidentemente) non riguarda solo i reattori nucleari di nuova generazione: nessuno dei 104 reattori in attività negli Usa sarebbe probabilmente in grado di sopportare un impatto aereo come quello delle torri gemelle. L'industria nucleare però sostiene che adeguare le centrali nucleari al rischio "terrorismo aereo" (o semplicemente di incidente) renderebbe troppo costoso costruirle. Ma non è finita: secondo quanto scrive Wasserman «Più di due dozzine di contenimenti della General Electric Mark Usa sono classificati come più deboli della struttura che conteneva l'unità 4 di Chernobyl al mento della catastrofe del 1986».
Di fronte a questo scenario pre-Chernobyl i gestori e i proprietari delle vetuste centrali statunitensi chiedono di applicare il modello tedesco alla "Merkel" allungando la vita delle centrali nucleari di 20 anni o più, ignorando l'invecchiamento strutturale delle infrastrutture degli impianti e del calcestruzzo.
Intanto le "piscine" del combustibile esaurito traboccano e migliaia di tonnellate di barre di combustibile altamente radioattive sono nei box di cemento con fori di ventilazione. Né le piscine, né le casks sono in grado di sopportare un jet crash del getto, o anche un attacco terroristico di basso livello.
Robert Alvarez, un esperto di reattori nucleari, senior scholar all'Institute for policy studies ed ex senior policy advisor del segretario Usa all'energia, racconta all'Huffington Post che «Nel 2003, i miei colleghi e mi hanno riferito che il drenaggio di una piscina di combustibile esaurito per jet crash del getto potrebbe portare ad un catastrofico incendio del combustibile esaurito, con radiazioni che possono rendere inabitabile un'area di 27.000 miglia quadrate inabitabile. Cioè un'area più grande degli Stati del Maryland, Massachusetts e New Jersey messi insieme. Un anno dopo, il National Academy panel, convocato per controllare il nostro studio, ha avvertito che le piscine dei reattori erano vulnerabili agli attacchi terroristici ed ai "catastrophic radiological fire". In particolare, negli Usa ci sono 35 Boiling Water Reactors che hanno elevato le piscine del combustibile esaurito di diversi piani fuori terra. Le piscine non sono protette da un contenimento spesso in cemento come i reattori. Attualmente, rispetto ai progetti originali, contengono circa quattro volte più della quantità prevista di carburante esaurito altamente radioattivo».
Nel Vermont Yankee, all'Indian Point di New York e in altri vecchi reattori, le tubazioni interrate hanno s perdite significative di trizio, isotopi di cesio e di altri elementi cancerogeni o mortali. Joseph Mangano, direttore esecutivo del Radiation and public health project, denuncia: «I reattori come routin emettono una parte dei rifiuti di alto livello localmente, nell'aria e nell'acqua... I trend dello stronzio 90 nei reattori è simile ai trend locali di cancro infantile».
I prestiti nucleari di Obama rischiano di fare una brutta fine: secondo Alvarez in queste condizioni di insicurezza, il General Accounting Office e il Congressional Budget Office stimano che almeno la metà dei prestiti concessi per la costruzione di nuove centrali nucleari avranno un esito negativo, come è successo per l'Epr che Constellation Energy voleva costruire a Calvert Cliffs, nel Maryland, quando l'impresa atomica si è accorta che il suo accordo con Edf sarebbe stato clamorosamente in perdita.
A questo si aggiunga che in caso di incidente nucleare saranno i cittadini Usa a pagare i trilioni di dollari necessari, visto che le assicurazioni dell'industria nucleare arrivano a coprire solo 11 miliardi di dollari di danni. E' per questo che un incidente o un attentato terroristico alle centrali nucleari Usa potrebbe portare il governo americano alla bancarotta. Uno scenario preoccupante, nel bel mezzo di una crisi economica che si credeva superata, con la vittoria dei repubblicani filo-nucleari e con i costruttori di reattori che premono per avere più dollari con meno interessi e ancor meno responsabilità.