[25/11/2010] News toscana
LIVORNO. E' arrivato al suo quarto appuntamento il corso di formazione organizzato dall'associazione Eco.Mondo grazie al contributo del Cesvot. Domani infatti alla circoscrizione 4 a Livorno si terrà l'incontro con i due agronomi Andrea Scartazza e Francesco Presti e con la psicologa Elena Puliti.
Si parlerà infatti dell'agricoltura come terapia, come strumento di aiuto per differenti problematiche, psichiche e comunicative.
L'ortoterapia muove dalla convinzione che si possa migliorare lo stato di salute degli individui, sia da un punto di vista prettamente organico, che psicologico. Comprende attività di giardinaggio, coltivazione di piante e di ortaggi, attività che stimolano dei sensi del tatto, dell'olfatto e della vista.
Così come gli animali, utilizzati nella ‘pet therapy', la ortoterapia lavorando con le piante viene utilizzata per curare particolari disabilità o il semplice disagio (stress, depressione, ansia, vecchiaia, tossicodipendenza, stato di detenzione ecc.). Nei ‘giardini terapeutici' si trova o si ritrova la fiducia nelle proprie capacità di far vivere, crescere e curare un essere vivente, si sviluppa un metodo di lavoro mirato alla crescita della pianta. Fornisce dunque nuove motivazioni e nuovi stimoli e favorisce la socializzazione (autismo, stati paranoici, handicap fisici ecc.) quando il lavoro è di gruppo.
Data la grande quantità di ricerche che si stanno producendo sull'argomento in Canada, in America ed in Gran Bretagna è ormai nata la figura dell'"ortoterapista", che si occupa della progettazione dello spazio verde dove curare i pazienti. Un soggetto che stabilisce le dimensioni ottimali e l'
orientamento del parco, la scelta delle piante più adatte, nonché gli strumenti e gli arnesi più adeguati da offrire ai pazienti, in relazione al loro problema.
In Italia non esiste ancora un ‘garden' progettato ex novo per praticarci l'ortoterapia, ma in alcune case di cura ed in alcune comunità, vengono utilizzati i parchi già esistenti.